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;CATANIA.
In questa casa
nel giugno del MDCCCLX
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cooperando con Mazzini e con Garibaldi
alla libertà e alla gloria d' Italia,
diede esempi memorabili di
di romana prodezza, di
;NAPOLI.
In questa casa morì povero e incontaminato
''Giovanni Bovio'' che meditando con animo libero
l'Infinito e consacrando le ragioni dei popoli
in pagine adamantine ravvivò
il pensiero italico
e precorse veggente
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A GIACOMO SACCHE'RO anima
che gli ozii dolorosi dell'esilio decenne consolò con lo studio dei fiori
e con i fiori della. poesia,
la
pone questo ricordo.
;ROMA.
Albergava in questa casa
''Giovanni Bovio''
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;FIRENZE.
In questa casa molti anni ineditò e scrisse
''Gaetano Trezza'' che, sfidando le ire e le insidie
dei potenti e dei bacchettoni
con sentimento profondo della vita moderna,
con entusiasmo d'apostolo, con feconda
iniziò e propagò in Italia
una critica
;NAPOLI.
''Matteo Renato Imbriani''
ammoniva da questa casa
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d'intendere
con opera animosa e costante alla integrità e alla libertà d' Italia
minacciate da rissose ambizioni, insidiate
Il sodalizio democratico,
ricordando il magnanimo cittadino
e proseguendone l'opera,
ravviva la sua fede nella vittoria dell'Ideale.
XX
;CATANIA.
In
visse e morì ''Gioacchino Paternò Castello di Biscari''
che l'avito censo i tesori dell' anima buona
per la libertà, d'Italia, per la religione del libero pensiero,
con modestia pari al coraggio,
con
tranquillamente profuse.
;CATANIA.
Questo teatro
edificato a spese del Comune
e dedicato al nome
di VINCENZO BELLINI
fu solennemente aperto
la sera del X Novembre MDCCCLXXXII
ad
e a perenne decoro della città.
;LARINO. (Campobasso)
« su le rovine dell'anfiteatro
Questo rudere insigne
ammonisce
che
finchè serbi fede alle virtù che
;CATANIA.
CARONDA
antichissimo legislatore d' Italia
istituiva in questa sua città, nel
il primo celebrato ginnasio condotto
a spese dello Stato;
poche leggi dava e molte norme
di
alla Sicilia e alla Magna Grecia ;
e santificandole con 1'esempio
meritava
qual fondatore austerissimo
di civiltà.
;CATANIA.
Qui
dov'era l'Albergo del Leon d'Oro alloggiò
{{AutoreCitato|Johann Wolfgang von Goethe|VOLFANGO GOETHE}} che, nella contemplazione beata
dell'Etna e del mare
popolati
ritemprava
allo splendore della greca giovinezza immortale.
;CATANIA.
STESICORO
poeta e musicista Imerese, intrecciò
l'eroica narrazione alla lirica, la
al coro tragico diè nuova posa, illeggiadrì d'altri ritmi la melopea.
Odiato dai tiranni, come avviene ogni tempo ai magnanimi,
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XXV Aprile MCMIII
Il popolo di Sala Consilina
commemorato
il nome glorioso
di
GIOVANNI
gli ha dedicato questa lapide
perchè splenda sempre vivo 1'esempio
di una vita purissima di sapiente e di cittadino
tutta consacrata all'indagine
alla religione del bene, all' apostolato della libertà.
;CATANIA.
A ''{{AutoreCitato|Giuseppe Garibaldi|Giuseppe Garibaldi}}''
che la notte.del 18 agosto 1862
pronunziava da questa casa
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a gloriosa memoria del fatto,
ad abborrimento perpetuo
di
di reggitori codardi.
;CATANIA.
''Lucio Boscarini''
fautore fervidissimo di libertà.
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nel ridestarsi delle popolari energie,
presentendo prossima 1'ora
delle
ne propagò senz'ambizione la fede,
non disanimato dal ghigno della nobilesca burbanza, della diffidenza borghese,
della gazzettiera venalità ; inteso
che nella rovente parola di lui
sentirono il fremito della propria coscienza;
rispettato dagli avversari,
che ne riconobbero gl'intenti
e ne lodarono l'innocentissima vita.
;CATANIA.
ALESSANDRO MANTESE
pria
poi commissario, ingegnere, ispettore
delle strade ferrate;
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che la memoria indelebile di una vita operosa con incorrotto costume.
;CATANIA.▼
▲CATANIA.
▲Ad ''Agatino Paternò Castello''
dei principi di BISCARI comandante la guardia nazionale
nel MDCCCXLIX pongono
i Catanesi perchè
la magnanima risposta
che
persuadente la resa della ribellata città :
« Coi Borboni non si patteggia ».
;CATANIA.
fra la scuola e la sagrestia, ai conciliatori della scienza col sillabo,
all'imbestiato borghesume, che tutto falsando e trafficando,
d'ogni sacrificio eroico
beatamente
le coscienze, cui sorride ancora la fede
nel trionfo di tutte le umane libertà,
lanciano oggi ad una voce dalle
una sfida solenne
a gloria della tua virtù,
a vendetta del tuo martirio
o {{AutoreCitato|Giordano Bruno|GIORDANO BRUNO}}.
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CARLO ARDIZZONI
uomo di vario sapere,
di
visse con 1'animo fra' migliori antichi,
e di loro fu degno.
II.
Lo
della lingua d'ltalia gli alimentò il culto della patria ;
la piena scienza
delle
gli crebbe la fede
nell'Ideale.
;LOANO (Genova).
{{AutoreCitato|Dante Alighieri|DANTE}} solo poeta degno di te,
o GARIBALDI, saluta
la madre tua
ROSA RAIMONDI
Riga 257:
;MANTOVA
A ROBERTO ARDIGO'
indagatore sapiente dei fenomeni del pensiero e del sentimento.
assertore impavido
della naturale formazione
e
la Società magistrale Mantovana, col plauso degl'insegnanti elementari d'Italia,
della Società filosofica
dei
del Maestro sublime,
augura con fervidi voti
che
cresca degna di lui
nel culto della scienza,
Riga 274:
;CATANIA.
A ''{{AutoreCitato|Edmondo De Amicis|Edmondo De Amicis}}'' che
nel 5 Novembre del 1906,
al cittadino, allo scrittore, al maestro
Riga 281:
di bonta di bellezza di amore, gli studenti delle scuole elementari
pongono questo ricordo
come
che gli consacra il cuore del popolo
da lui confortato
Riga 287:
;S. GIUSEPPE VESUVIANO.
Qui nel 1876
GIOVANNI BOVIO
illuminando la coscienza del lavoratosi
ansiosi di liberi instituti
''Siate
e sarete forti,
siate giusti
Riga 300:
;GIARRE (in una pergamena).
A EDOARDO PANTANO che
e cuore garibaldino sfolgorava gl'iniqui patteggiamenti
d'una politica da sensali,
Riga 307:
offrono questo segno di gratitudine,
non senza far voti
che
consapevole assai dei propri diritti,
educate sempre più al dovere ed al sacrificio,
cooperi unanime con i suoi tribuni
alla
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali.
;PALERMO.
Splenda alla memoria dei secoli
l'epopea del 27 Maggio 1860
preparata
scritta col miglior sangue d' Italia
dalla spada prodigiosa
di GARIBALDI.
Riecheggi nella coscienza dei popoli il tuo ruggito, o Palermo,
sfida magnanima a
auspicio di liberazione a tutti gli oppressi del mondo.
XXVII Maggio 1910.
;TARANTO.
Torquemeda disse ai monarchi :
Uccidiamo il Pensiero!
Riga 334:
Il Pensiero non muore.
La Scuola Moderna
scriverà
la vostra condanna.
;GIARRE (in una pergamena).
A ''Edoardo Pantano'' che con
e cuore garibaldino sfolgorava gl'iniqui patteggiamenti
d'una politica da sensali,
Riga 345:
offrono questo segno di gratitudine,
non senza far voti
che
consapevole assai dei propri diritti,
educato sempre più al dovere ed al sacrificio,
cooperi unanime con i suoi tribuni
alla
alla libertà del lavoro, alla conquista dei supremi ideali.
;MONREALE.
A ROSOLINO PILO
precursore nobilissimo di libertà,
morto combattendo per la patria addì 21 giugno 1860,
il popolo
auspice
consacrava questo conoscente ricordo,
perchè
quanta religione d'amore di dolore di sacrificio
leghi ancora, dopo
la generosa anima siciliana all'unità e alla gloria della religione.
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