Pagina:Alle porte d'Italia.djvu/161: differenze tra le versioni

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strano, un mormorio armonioso come di voci argentine che cantassero sommessamente una musica festosa e triste ad un tempo; il suono si alzò, avvicinandosi; e un’onda di bambini, duecento ragazzi puliti e ravviati, ciascuno con una bandiera nel pugno, empirono la via, stretti e seri, biancheggianti di neve, cantando, accompagnati dalla folla con un bisbiglio lungo di parole liete e carezzevoli; e dietro a loro, come un canneto di lancie, le guardie ducali a cavallo, ferrate e gravi, coi caschi punteggiati di fiocchi bianchi, salutate dalla folla con uno scoppio di grida. Immobile come una statua, con tutto il busto fuor della ringhiera. Evelina aspettò ancora un momento, con gli occhi fissi in fondo alla via; poi diede un tremito, e trattenne un grido.
strano, un mormorio armonioso come di voci argentine che cantassero sommessamente una musica festosa e triste ad un tempo; il suono si alzò, avvicinandosi; e un’onda di bambini, duecento ragazzi puliti e ravviati, ciascuno con una bandiera nel pugno, empirono la via, stretti e seri, biancheggianti di neve, cantando, accompagnati dalla folla con un bisbiglio lungo di parole liete e carezzevoli; e dietro a loro, come un canneto di lancie, le guardie ducali a cavallo, ferrate e gravi, coi caschi punteggiati di fiocchi bianchi, salutate dalla folla con uno scoppio di grida. Immobile come una statua, con tutto il busto fuor della ringhiera, Evelina aspettò ancora un momento, con gli occhi fissi in fondo alla via; poi diede un tremito, e trattenne un grido.


Era Lui.
Era Lui.