Pagina:Canti (Leopardi - Donati).djvu/189: differenze tra le versioni

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altri molti rispetti, che non si possono dare ad intendere ai pedagoghi, mette la dignitá dell’imitazione in grandissimo pericolo. E i greci, ai quali altresì fu comune la detta voce, l’adoperavano fino coi cani per lusingarli e incitarli, come puoi vedere in {{AutoreCitato|Senofonte|Senofonte}} nel libro della ''Caccia''<ref>Capo {{Sc|vi}}, art 17.</ref>. E nondimeno {{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, poeta coltissimo e nobilissimo, e cosí di stile come di lingua ritiratissimo dal popolo, volendo rappresentare l’ebbrietà della gioia, non si sdegnò di quella voce nelle canzoni di soggetto più magnifico.
altri molti rispetti, che non si possono dare ad intendere ai pedagoghi, mette la dignitá dell’imitazione in grandissimo pericolo. E i greci, ai quali altresì fu comune la detta voce, l’adoperavano fino coi cani per lusingarli e incitarli, come puoi vedere in {{AutoreCitato|Senofonte|Senofonte}} nel libro della ''Caccia''<ref>Capo {{Sc|vi}}, art. 17.</ref>. E nondimeno {{AutoreCitato|Quinto Orazio Flacco|Orazio}}, poeta coltissimo e nobilissimo, e cosí di stile come di lingua ritiratissimo dal popolo, volendo rappresentare l’ebbrietà della gioia, non si sdegnò di quella voce nelle canzoni di soggetto più magnifico.




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pag. 8.}}
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:St. IV, v. {{Sc|i}}. {{spazi|5}} Voi spirerá l’altissimo subbietto.
:St. IV, v. 1. {{spazi|5}} Voi spirerá l’altissimo subbietto.
::(V. 53)
::(V. 53)
Io credo che s’altri può essere spirato da qualche persona
Io credo che s’altri può essere spirato da qualche persona
o cosa (come i santi uomini dallo Spirito santo<ref>''Vocabolario della Crusca'', v. «spirato».</ref>), ci debbano esser cose e persone che lo possano spirare; e tanto piú che non mancano di quelle che «lo ispirano»; se bene il ''Vocabolario'' non le conobbe; ma te ne possono mostrare il {{AutoreCitato|Francesco Petrarca|Petrarca}}, il {{AutoreCitato|Torquato Tasso|Tasso}}, il {{AutoreCitato|Battista Guarini|Guarini}} e mille altri. Dice il Petrarca<ref>Canzone «{{TestoCitato|Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Chiare, fresche et dolci acque|Chiare, fresche e dolci acque}}», stanza 3.</ref> in proposito di Laura: «Amor l’inspiri In guisa che sospiri». Dice il Tasso<ref>''{{TestoCitato|Gerusalemme liberata}}'', canto {{Sc|xii}}, stanza 5</ref>: «Buona pezza è, signor, che in sé raggira Un non so che d’insolito e d’audace La mia mente inquieta: o Dio l’inspira; O l’uom del suo voler suo dio si face». Ed altrove<ref>Canto {{Sc|xiv}}, stanza 7</ref>: «Guelfo ti pregherà (Dio sí l’inspira) Ch’assolva il fier garzon di quell’errore». Dice il Guarini<ref>''Pastor fido'', atto {{Sc|i}}, scena 4, v. 206.</ref>; «Che bene inspira il cielo Quel cor che bene spera». Aggiungi le ''Vite dei santi padri'': «il giovane inspirato da Dio»<ref>Parte {{Sc|i}}, capo {{Sc|i}} (Firenze, 1731-1735, t. {{Sc|i}}, p. 3.</ref>, «Antonio inspirato da Dio»<ref>Capo {{Sc|v}}, p. 12.</ref> «uno
o cosa (come i santi uomini dallo Spirito santo<ref>''Vocabolario della Crusca'', v. «spirato».</ref>), ci debbano esser cose e persone che lo possano spirare; e tanto piú che non mancano di quelle che «lo ispirano»; se bene il ''Vocabolario'' non le conobbe; ma te ne possono mostrare il {{AutoreCitato|Francesco Petrarca|Petrarca}}, il {{AutoreCitato|Torquato Tasso|Tasso}}, il {{AutoreCitato|Battista Guarini|Guarini}} e mille altri. Dice il Petrarca<ref>Canzone «{{TestoCitato|Canzoniere (Rerum vulgarium fragmenta)/Chiare, fresche et dolci acque|Chiare, fresche e dolci acque}}», stanza 3.</ref> in proposito di Laura: «Amor l’inspiri In guisa che sospiri». Dice il Tasso<ref>''{{TestoCitato|Gerusalemme liberata}}'', canto {{Sc|xii}}, stanza 5.</ref>: «Buona pezza è, signor, che in sé raggira Un non so che d’insolito e d’audace La mia mente inquieta: o Dio l’inspira; O l’uom del suo voler suo dio si face». Ed altrove<ref>Canto {{Sc|xiv}}, stanza 7.</ref>: «Guelfo ti pregherà (Dio sí l’inspira) Ch’assolva il fier garzon di quell’errore». Dice il Guarini<ref>''Pastor fido'', atto {{Sc|i}}, scena 4, v. 206.</ref>: «Ché bene inspira il cielo Quel cor che bene spera». Aggiungi le ''Vite dei santi padri'': «il giovane inspirato da Dio»<ref>Parte {{Sc|i}}, capo {{Sc|i}} (Firenze, 1731-1735, t. {{Sc|i}}, p. 3).</ref>, «Antonio inspirato da Dio»<ref>Capo {{Sc|v}}, p. 12.</ref>, «uno
scelleratissimo uomo inspirato da Dio»<ref>Capo {{Sc|xxxv}}, p. 103.</ref>, e simili. Anche i versi
scelleratissimo uomo inspirato da Dio»<ref>Capo {{Sc|xxxv}}, p. 103.</ref>, e simili. Anche i versi