Pagina:Opere di Procopio di Cesarea, Tomo I.djvu/107: differenze tra le versioni
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''Perfidia di Sergio a ruina delle cose d’Africa. Egli rimane impunito per la protezione che gli accorda Teodora. Solomone fratello di costui assassina Pegasio, suo benefattore; e l’Imperadore gli accorda un diploma di assoluzione.'' |
{{Indentatura}}''Perfidia di Sergio a ruina delle cose d’Africa. Egli rimane impunito per la protezione che gli accorda Teodora. Solomone fratello di costui assassina Pegasio, suo benefattore; e l’Imperadore gli accorda un diploma di assoluzione.''</div> |
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Le cose fatte nell’Africa da Sergio, figliuolo di Bacco, sonosi a luogo opportuno raccontate. Per cagione di lui andarono male le imprese de’ Romani in quella provincia. Fu sua colpa, che la fede sugli Evangelii giurata ai Levati venisse violata; che senza alcuna ragione fossero trucidati ottanta ambasciatori (cosa che fra poco si dirà), quando né con fraude andavano a Sergio, né v’era luogo ad alcun sospetto. Eppure accolti a banchetto, rotto il giuramento, costui scelleratamente li uccise. E fu questa la cagione poi della morte non solo del capitano, che era Solomone; ma eziandio de’ Romani e<section end=s2/> |
Le cose fatte nell’Africa da Sergio, figliuolo di Bacco, sonosi a luogo opportuno raccontate. Per cagione di lui andarono male le imprese de’ Romani in quella provincia. Fu sua colpa, che la fede sugli Evangelii giurata ai Levati venisse violata; che senza alcuna ragione fossero trucidati ottanta ambasciatori (cosa che fra poco si dirà), quando né con fraude andavano a Sergio, né v’era luogo ad alcun sospetto. Eppure accolti a banchetto, rotto il giuramento, costui scelleratamente li uccise. E fu questa la cagione poi della morte non solo del capitano, che era Solomone; ma eziandio de’ Romani e<section end=s2/> |