Pagina:Storia della letteratura italiana II.djvu/291: differenze tra le versioni

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Credulo il proprio amor fe' l'uom pensare
Credulo il proprio amor fe’ l’uom pensare
non aver gli elementi nè le stelle
Non aver gli elementi nè le stelle
(benchè fusser di noi più forti e belle)
(Benchè fusser di noi più forti e belle)
senso ed amor, ma sol per noi girare:
{{R|4}}Senso ed amor, ma sol per noi girare:


poi tutte genti barbare ed ignare,
Poi tutte genti barbare ed ignare,
fuor che la nostra, e Dio non mirar quelle:
Fuor che la nostra, e Dio non mirar quelle:
poi il restringemmo a que' di nostre celle;
Poi il restringemmo a que’ di nostre celle;
solo alfine ognun venne ad amare,
{{R|8}}Sè solo alfine ognun venne ad amare,


e per non travagliarsi il saper schiva;
E per non travagliarsi il saper schiva;
poi visto il mondo a' suoi voti diverso,
Poi visto il mondo a’ suoi voti diverso,
nega la provvidenza, o che Dio viva.
{{R|11}}Nega la provvidenza, o che Dio viva.


Qui stima senno le astuzie: e perverso,
Qui stima senno le astuzie: e perverso,
per dominar fa nuovi dèi, poi arriva
Per dominar fa nuovi dèi, poi arriva
a predicarsi autor dell'universo.
{{R|14}}A predicarsi autor dell’universo.
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Se tutt'i mali sono frutto dell'ignoranza, si comprende il suo entusiasmo per la scienza e per la sua missione. Il savio è invitto, perchè vince, anche se tu l'uccidi:
Se tutt’i mali sono frutto dell’ignoranza, si comprende il suo entusiasmo per la scienza e per la sua missione. Il savio è invitto, perchè vince, anche se tu l’uccidi:
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S'e' vive, perdi, e s'ei muore, esce un lampo
S’e’ vive, perdi, e s’ei muore, esce un lampo
Di deità dal corpo per te scisso,
Di Deità dal corpo per te scisso,
Che le tenebre tue non han più scampo.
Che le tenebre tue non han più scampo.
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I guai più spandono suo nome e gloria, e ucciso è adorato per santo; nè è sventura eh'ei sia nato di vil progenie e patria, perchè illustra egli le sue sorti. Più è calpesto, e più s'innalza:
I guai più spandono suo nome e gloria, e ucciso è adorato per santo; nè è sventura ch’ei sia nato di vil progenie e patria; perchè illustra egli le sue sorti. Più è calpesto, e più s’innalza:
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E il fuoco più soffiato, più s'accende:
E il fuoco più soffiato, più s’accende:
Poi vola in alto e di stelle s'infiora.
Poi vola in alto e di stelle s’infiora.
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La sua vita è antica quanto il mondo:
La sua vita è antica quanto il mondo:
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Ben seimila anni in tutto 'l mondo io vissi:
Ben seimila anni in tutto io mondo io vissi:
Fede ne fan le istorie delle genti,
Fede ne fan le istorie delle genti,
Ch'io manifesto agli uomini presenti
Ch’io manifesto agli uomini presenti
Co' libri filosofici ch'io scrissi.
Co’ libri filosofici ch’io scrissi.
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Il mondo è un teatro, dove le anime mascherate de' corpi
Il mondo è un teatro, dove le anime mascherate de’ corpi
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Di
Di
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</poem></div><span class="SAL">291,3,Alex brollo</span>