Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/409: differenze tra le versioni

Nastoshka (discussione | contributi)
Etichetta: Trascritta
Nastoshka (discussione | contributi)
m fix intestazione
Etichetta: ModificaInSequenza
Intestazione (non inclusa):Intestazione (non inclusa):
Riga 1: Riga 1:
{{RigaIntestazione||INDICE GENERALE|403}}
{{RigaIntestazione||DELLE MATERIE|403}}
Corpo della pagina (da includere):Corpo della pagina (da includere):
Riga 1: Riga 1:
{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>causa della tolleranza, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, {{Pg|372|t. VII, p. 372.|sdVII}}
{{Colonna|em=-1}}{{Pt|{{gap|.55em}}428|{{Pg|428|t. VI, p. 428.|sdVI}}}}. Attila si ritira nelle pianure della Sciampagna, {{Pg|434|t. VI, p. 434.|sdVI}} Battaglia di <span xml:lang="fr">Chalon</span>, {{Pg|438|t. VI, p. 438.|sdVI}} Rivolta d’Egidio nella Gallia, {{Pg|505|t. VI, p. 505.|sdVI}} Conquiste dei Visigoti nella Gallia, {{Pg|524|t. VI, p. 524.|sdVI}} Martino nella Gallia, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Rivoluzione della Gallia, {{Pg|73|t. VII, p. 73.|sdVII}} Finale stabilimento della Monarchia francese nella Gallia, {{Pg|105|tom. VII, p. 105.|sdVII}} Privilegi dei Romani nella Gallia, {{Pg|136|tom. VII, p. 136.|sdVII}} Ampiezza dell’Impero di Carlo Magno nella Gallia, {{Pg|332|t. IX, p. 332.|sdIX}} Invasione della Gallia eseguita dagli Arabi, {{Pg|334|t. X, p. 334.|sdX}} I Paoliziani fermano il loro soggiorno nella Gallia, {{Pg|30|t. XI, p. 30.|sdXI}}


{{Sc|Martino IV}}, Papa, {{Pg|174|t. XIII, p. 174.|sdXIII}}
{{Sc|Gallo}}. Sua elezione in Imperatore Romano, {{Pg|273|tom. I, p. 273.|sdI}} Compra la pace pagando un annuo tributo ai Goti, {{Pg|374|t. I, p. 374.|sdI}} Disgusto popolare, {{Pg|375|t. I, p. 375.|sdI}} Rivolta d’Emiliano e abbandono ed uccisione di Gallo, {{Pg|376|t. I, p. 376.|sdI}} Sua morte vendicata, {{Pg|377|tom. I, p. 377.|sdI}}


{{Sc|Martino V}}, Papa. Sua elezione, {{Pg|277|t. XIII, p. 277.|sdXIII}} Suo governo, {{Pg|277|t. XIII, p. ''ivi''.|sdXIII}}
{{Sc|Gallo}}, nipote di Costantino. Sua educazione, {{Pg|397|t. III, p. 397.|sdIII}} Vien dichiarato Cesare, {{Pg|398|tom. III, p. 398.|sdIII}} Sua crudeltà, sua imprudenza, {{Pg|400|t. III, p. 400.|sdIII}} Fa massacrare i Ministri dell’Imperatore, {{Pg|402|t. III, p. 402.|sdIII}} Pericoli della sua situazione, {{Pg|404|t. III, p. 404.|sdIII}} Sua disgrazia e sua morte, {{Pg|405|t. III, p. 405.|sdIII}}


{{Sc|Gallieno}}, divide il trono col {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>suo padre Valeriano. Infortunio del suo regno, {{Pg|378|tom. I, p. 378.|sdI}} Esclude i Senatori dal servigio militare, {{Pg|385|t. I, p. 385.|sdI}} Fa alleanza cogli Alemanni, {{Pg|386|t. I, p. 386.|sdI}} Suo carattere ed amministrazione, {{Pg|407|t. I, p. 407.|sdI}} Sua morte, {{Pg|7|t. II, p. 7.|sdII}} Stato dei Cristiani sotto il suo regno, {{Pg|73|t. III, p. 73.|sdIII}}
''Martiri e Martirio''. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, {{Pg|48|t. III, p. 48.|sdIII}} Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, {{Pg|106|t. III, p. 106.|sdIII}} Loro numero, {{Pg|109|tom. III, p. 109.|sdIII}} Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, {{Pg|389|t. V, p. 389.|sdV}} Riflessioni generali, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}} Martiri e reliquie favolose, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}}


{{Sc|Mascezel}}, figlio di Nabello affricano, {{Pg|33|t. VI, p. 33.|sdVI}} Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, {{Pg|36|t. VI, p. 36.|sdVI}} Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, {{Pg|39|t. VI, p. 39.|sdVI}} Rimane infelicemente annegato, {{Pg|39|t. VI, p. ''ivi''.|sdVI}}
{{Sc|Gelasio II}}, Papa, {{Pg|149|t. XIII, p. 149.|sdXIII}}


{{Sc|Gelimero}}. Usurpa il trono di Ilderico, {{Pg|362|t. VII, p. 362.|sdVII}} Fa la conquista della Sardegna, {{Pg|375|tom. VII, p. 375.|sdVII}} Viene disfatto da Belisario in Affrica, {{Pg|378|t. VII, p. 378.|sdVII}} Fa mettere a morte Ilderico e i suoi partigiani, {{Pg|380|t. VII, p. 380.|sdVII}} Ultima disfatta di Gelimero e dei Vandali, {{Pg|384|t. VII, p. 384.|sdVII}} Sue angustie e schiavitù, {{Pg|392|tom. VII, p. 392.|sdVII}} Fine di Gelimero nella Galazia, {{Pg|399|t. VII, p. 399.|sdVII}}
<p>{{Sc|Massenzio}}, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, {{Pg|184|t. II, p. 184.|sdII}} Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, {{Pg|189|t. II, p. 189.|sdII}} Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, {{Pg|199|t. II, p. 199.|sdII}} Guerra civile tra lui e Costantino, {{Pg|202|t. II, p. 202.|sdII}} Indulgenze e timori di Massenzio, {{Pg|211|t. II, p. 211.|sdII}} Sua morte, {{Pg|215|t. II, p. 215.|sdII}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Distruzione della sua stirpe, {{Pg|216|t. II, p. 216.|sdII}} Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, {{Pg|98|t. III, p. 98.|sdIII}}</p>


{{Sc|Massimiano}}. Associato all’Impero da Diocleziano, {{Pg|145|t. II, p. 145.|sdII}} Sua lunga assenza da Roma, {{Pg|146|t. II, p. 146.|sdII}} Sua residenza in Milano, {{Pg|147|t. II, p. 147.|sdII}} Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, {{Pg|147|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, {{Pg|149|t. II, p. 149.|sdII}} Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, {{Pg|153|t. II, p. 153.|sdII}} Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, {{Pg|161|t. II, p. 161.|sdII}} Suo feroce carattere, {{Pg|161|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Riveste la porpora, {{Pg|185|t. II, p. 185.|sdII}} Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, {{Pg|186|t. II, p. 186.|sdII}} Conduce a Roma prigioniero Severo, {{Pg|187|t. II, p. 187.|sdII}} Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, {{Pg|187|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Difende l’Italia invasa da Galerio, {{Pg|188|tom. II, p. 188.|sdII}} Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, {{Pg|194|t. II, p. 194.|sdII}} Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, {{Pg|194|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, {{Pg|197|t. II, p. 197.|sdII}} Stato de’ Cristiani sotto il
''Generali'' romani. Loro potere, {{Pg|93|t. I, p. 93.|sdI}}

{{Sc|Gengiskan}}, primo Imperatore de’ Mongulli e dei Tartari, {{Pg|282|t. XII, p. 282.|sdXII}} Sue leggi, {{Pg|285|t. XII, p. 285.|sdXII}} Invade la Cina, {{Pg|289|t. XII, p. 289.|sdXII}} Batte il Sultano Mohammed, e si impadronisce di Carizme, del Turkestan e della Persia, {{Pg|291|t. XII, p. 291.|sdXII}} Sua morte, {{Pg|294|t. XII, p. 294.|sdXII}}

{{Sc|Gennerido}}, soldato di barbara estrazione, gran generale della Dalmazia, della Pannonia, della Norica e della Rezia. Rianima la disciplina e lo spirito della repubblica, {{Pg|163|t. VI, p. 163.|sdVI}}