Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/411: differenze tra le versioni

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{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>causa della tolleranza, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, {{Pg|372|t. VII, p. 372.|sdVII}}
{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Decio, {{Pg|316|t. I, p. 316.|sdI}} Sua estensione, {{Pg|317|t. I, p. 317.|sdI}} Suo clima, {{Pg|318|t. I, p. 318.|sdI}} Suoi effetti sopra i naturali del paese, {{Pg|320|t. I, p. 320.|sdI}} Stato della sua popolazione, {{Pg|331|tom. I, p. 331.|sdI}} Religione, {{Pg|341|t. I, p. 341.|sdI}} Suoi effetti nella pace, {{Pg|342|t. I, p. 342.|sdI}} Nella guerra, {{Pg|343|t. I, p. 343.|sdI}} I Bardi, {{Pg|344|t. I, p. 344.|sdI}} Dissensioni politiche fomentate dai Romani, {{Pg|349|t. I, p. 349.|sdI}} Spedizione di Probo nella Germania, {{Pg|75|t. II, p. 75.|sdII}} Sottomessa da Attila, {{Pg|371|t. VI, p. 371.|sdVI}} Riunita da Carlomagno sotto il medesimo scettro, {{Pg|335|t. IX, p. 335.|sdIX}}


{{Sc|Martino IV}}, Papa, {{Pg|174|t. XIII, p. 174.|sdXIII}}


{{Sc|Martino V}}, Papa. Sua elezione, {{Pg|277|t. XIII, p. 277.|sdXIII}} Suo governo, {{Pg|277|t. XIII, p. ''ivi''.|sdXIII}}
''Gerusalemme''. Giuliano progetta la riedificazione del suo tempio, {{Pg|274|t. IV, p. 274.|sdIV}} Descrizione di questa città, {{Pg|276|t. IV, p. 276.|sdIV}} Pellegrinaggi, {{Pg|277|t. IV, p. 277.|sdIV}} Il progetto della riedificazione non riesce, {{Pg|280|t. IV, p. 280.|sdIV}} Conquistata da’ Saracini, {{Pg|211|t. X, p. 211.|sdX}} Stato di questa città, e particolarità sulle peregrinazioni al Santo Sepolcro, {{Pg|255|t. XI, p. 255.|sdXI}} Condizione di Gerusalemme sotto i Califfi Fatimiti, {{Pg|260|tom. XI, p. 260.|sdXI}} Numero de’ pellegrini aumentato, {{Pg|263|t. XI, p. 263.|sdXI}} Conquistata dalle armi turche, {{Pg|265|t. XI, p. 265.|sdXI}} Suo reame sotto i Crociati, {{Pg|367|t. XI, p. 367.|sdXI}} Sue Assise, {{Pg|371|t. XI, p. 371.|sdXI}} Corte dei Pari, {{Pg|373|t. XI, p. 373.|sdXI}} Legge de’ combattimenti giudiziarii, {{Pg|375|t. XI, p. 375.|sdXI}} Corte de’ Borghesi, {{Pg|377|t. XI, p. 377.|sdXI}} Conquista del suo regno e {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>presa della città fattasi dal Sultano Saladino, {{Pg|420|t. XI, p. 420.|sdXI}}


''Martiri e Martirio''. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, {{Pg|48|t. III, p. 48.|sdIII}} Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, {{Pg|106|t. III, p. 106.|sdIII}} Loro numero, {{Pg|109|tom. III, p. 109.|sdIII}} Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, {{Pg|389|t. V, p. 389.|sdV}} Riflessioni generali, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}} Martiri e reliquie favolose, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}}
{{Sc|Gesù Cristo}}. Sua Incarnazione, {{Pg|5|t. IX, p. 5.|sdIX}} Nato solamente uomo, secondo gli Ebioniti, {{Pg|8|t. IX, p. 8.|sdIX}} Sua nascita e suoi effetti, {{Pg|11|t. IX, p. 11.|sdIX}} Gesù Cristo un Dio in tutta la sua dignità, secondo i Doceti, {{Pg|15|t. IX, p. 15.|sdIX}} Il suo corpo incorruttibile, {{Pg|17|t. IX, p. 17.|sdIX}} La doppia natura di Cerinto, {{Pg|20|t. IX, p. 20.|sdIX}} La divina Incarnazione di Apolinare, {{Pg|22|t. IX, p. 22.|sdIX}} Assenso degli Ortodossi al decreto della Chiesa cattolica, e disputa sulle parole con cui si esprimerebbe questo Dogma, {{Pg|26|t. IX, p. 26.|sdIX}} Il Trisagion e la guerra di religione fino alla morte di Anastasio, {{Pg|73|t. IX, p. 73.|sdIX}} Prima guerra religiosa, {{Pg|77|t. IX, p. 77.|sdIX}}


''Gesuiti''. Loro missione in Etiopia, {{Pg|137|t. IX, p. 137.|sdIX}} Conversione dell’Imperatore degli Abissini, {{Pg|138|t. IX, p. 138.|sdIX}} Espulsione finale de’ Gesuiti, {{Pg|140|t. IX, p. 140.|sdIX}}
{{Sc|Mascezel}}, figlio di Nabello affricano, {{Pg|33|t. VI, p. 33.|sdVI}} Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, {{Pg|36|t. VI, p. 36.|sdVI}} Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, {{Pg|39|t. VI, p. 39.|sdVI}} Rimane infelicemente annegato, {{Pg|39|t. VI, p. ''ivi''.|sdVI}}


{{Sc|Geta}}, figlio di Settimio Severo. Nominato Imperatore con suo fratello Caracalla dopo la morte del loro padre, {{Pg|195|t. I, p. 195.|sdI}} Sua avversione contro il fratello Caracalla, {{Pg|196|t. I, p. 196.|sdI}} Negoziazioni con Caracalla per dividere l’Impero, {{Pg|197|t. I, p. 197.|sdI}} Viene ucciso dal suo fratello, {{Pg|198|t. I, p. 198.|sdI}} Posto fra gli Dei, {{Pg|200|t. I, p. 200.|sdI}}
<p>{{Sc|Massenzio}}, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, {{Pg|184|t. II, p. 184.|sdII}} Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, {{Pg|189|t. II, p. 189.|sdII}} Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, {{Pg|199|t. II, p. 199.|sdII}} Guerra civile tra lui e Costantino, {{Pg|202|t. II, p. 202.|sdII}} Indulgenze e timori di Massenzio, {{Pg|211|t. II, p. 211.|sdII}} Sua morte, {{Pg|215|t. II, p. 215.|sdII}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Distruzione della sua stirpe, {{Pg|216|t. II, p. 216.|sdII}} Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, {{Pg|98|t. III, p. 98.|sdIII}}</p>


{{Sc|Massimiano}}. Associato all’Impero da Diocleziano, {{Pg|145|t. II, p. 145.|sdII}} Sua lunga assenza da Roma, {{Pg|146|t. II, p. 146.|sdII}} Sua residenza in Milano, {{Pg|147|t. II, p. 147.|sdII}} Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, {{Pg|147|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, {{Pg|149|t. II, p. 149.|sdII}} Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, {{Pg|153|t. II, p. 153.|sdII}} Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, {{Pg|161|t. II, p. 161.|sdII}} Suo feroce carattere, {{Pg|161|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Riveste la porpora, {{Pg|185|t. II, p. 185.|sdII}} Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, {{Pg|186|t. II, p. 186.|sdII}} Conduce a Roma prigioniero Severo, {{Pg|187|t. II, p. 187.|sdII}} Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, {{Pg|187|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Difende l’Italia invasa da Galerio, {{Pg|188|tom. II, p. 188.|sdII}} Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, {{Pg|194|t. II, p. 194.|sdII}} Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, {{Pg|194|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, {{Pg|197|t. II, p. 197.|sdII}} Stato de’ Cristiani sotto il
''Giacobiti'', {{Pg|114|t. IX, p. 114.|sdIX}}

{{Sc|Giamblico}} (il divino). {{Pt|Filo-|}}