Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/423: differenze tra le versioni

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{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>
{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>causa della tolleranza, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, {{Pg|372|t. VII, p. 372.|sdVII}}
di Roma, {{Pg|59|t. I, p. 59.|sdI}} Memorie sul greco Impero, {{Pg|412|t. X, p. 412.|sdX}} Scritti di Costantino Porfirogeneta, e imperfezione de’ medesimi, {{Pg|415|t. X, p. 415.|sdX}} Ambasciata di Luitprando, {{Pg|418|t. X, p. 418.|sdX}} I temi o le province dell’Impero, e loro limiti a diverse epoche, {{Pg|419|t. X, p. 419.|sdX}} Ricchezza e popolazione, {{Pg|421|t. X, p. 421.|sdX}} Stato del Peloponneso, {{Pg|423|t. X, p. 423.|sdX}} Degli Schiavoni, {{Pg|424|t. X, p. 424.|sdX}} Gli uomini liberi della Laconia, {{Pg|425|t. X, p. 425.|sdX}} Città e rendite del Peloponneso, {{Pg|426|t. X, p. 426.|sdX}} Delle manifatture ed in particolare degli opificj di seta, {{Pg|427|tom. X, p. 427.|sdX}} Questi passano dalla Grecia in Sicilia, {{Pg|429|tom. X, p. 429.|sdX}} Rendita dell’Impero greco, {{Pg|430|t. X, p. 430.|sdX}} Fasto e lusso degli imperatori, {{Pg|432|t. X, p. 432.|sdX}} Il palazzo di Costantinopoli, {{Pg|433|t. X, p. 433.|sdX}} Ammobiliamento ed ufficiali del palazzo, {{Pg|436|t. X, p. 436.|sdX}} Onori e titoli della famiglia imperiale, {{Pg|438|t. X, p. 438.|sdX}} Officj dello Stato e dell’esercito, {{Pg|440|t. X, p. 440.|sdX}} Adorazione dell’Imperatore, {{Pg|443|t. X, p. 443.|sdX}} Ricevimento degli Ambasciatori, {{Pg|444|t. X, p. 444.|sdX}} I Cesari della Grecia sposi di femmine straniere, {{Pg|448|t. X, p. 448.|sdX}} Legge immaginaria di Costantino, {{Pg|449|t. X, p. 449.|sdX}} Autorità dispotica degli Imperatori della Grecia, {{Pg|453|t. X, p. 453.|sdX}} Forza militare della Grecia, {{Pg|456|t. X, p. 456.|sdX}} Sua marineria, {{Pg|457|t. X, p. 457.|sdX}} Gl’{{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>imperatori Greci e i loro sudditi vogliono conservare il nome di Romani, {{Pg|477|tom. X, p. 477.|sdX}} Periodo d’ignoranza nella Grecia, {{Pg|478|t. X, p. 478.|sdX}} Rinascimento della letteratura, {{Pg|479|t. X, p. 479.|sdX}} Decadenza del gusto e dell’ingegno, {{Pg|483|t. X, p. 483.|sdX}} Mancanza d’emulazione nazionale, {{Pg|486|t. X, p. 486.|sdX}} Spedizione de’ Normanni nella Grecia, {{Pg|155|t. XI, p. 155.|sdXI}} Invasa da Ruggero, gran Conte della Sicilia, {{Pg|188|tom. XI, p. 188.|sdXI}}


{{Sc|Martino IV}}, Papa, {{Pg|174|t. XIII, p. 174.|sdXIII}}
{{Sc|Gregorio}} (San) il Grande. Credesi che facesse abbruciare la Biblioteca Palatina e la Storia di Tito Livio, {{Pg|327|t. VIII, p. 327.|sdVIII}} Sua nascita e sua professione, {{Pg|329|tom. VIII, p. 329.|sdVIII}} Suo pontificato, {{Pg|332|t. VIII, p. 332.|sdVIII}} Sue funzioni spirituali, {{Pg|333|t. VIII, p. 333.|sdVIII}} Suo governo temporale, e suoi salutevoli avvisi intorno alla capitazione ed alle tasse, {{Pg|335|t. VIII, p. 335.|sdVIII}}


{{Sc|Gregorio}} II, Papa. Sue epistole originali all’Imperatore Leone, {{Pg|279|t. IX, p. 279.|sdIX}}
{{Sc|Martino V}}, Papa. Sua elezione, {{Pg|277|t. XIII, p. 277.|sdXIII}} Suo governo, {{Pg|277|t. XIII, p. ''ivi''.|sdXIII}}


{{Sc|Gregorio}} (San) di Nazianzo. Sua eloquenza e sua pietà, {{Pg|288|t. V, p. 288.|sdV}} Compromesso da Massimo, {{Pg|291|tom. V, p. 291.|sdV}} Presiede il Concilio di Costantinopoli, {{Pg|298|tom. V, p. 298.|sdV}} Suo ritiro, {{Pg|299|tom. V, p. 299.|sdV}}
''Martiri e Martirio''. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, {{Pg|48|t. III, p. 48.|sdIII}} Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, {{Pg|106|t. III, p. 106.|sdIII}} Loro numero, {{Pg|109|tom. III, p. 109.|sdIII}} Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, {{Pg|389|t. V, p. 389.|sdV}} Riflessioni generali, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}} Martiri e reliquie favolose, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}}


{{Sc|Mascezel}}, figlio di Nabello affricano, {{Pg|33|t. VI, p. 33.|sdVI}} Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, {{Pg|36|t. VI, p. 36.|sdVI}} Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, {{Pg|39|t. VI, p. 39.|sdVI}} Rimane infelicemente annegato, {{Pg|39|t. VI, p. ''ivi''.|sdVI}}
{{Sc|Grombate}}, re dei Chioniti alleati di Sapore. Perde suo figlio sotto le mura di Amida, {{Pg|430|t. III, p. 430.|sdIII}}


<p>{{Sc|Massenzio}}, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, {{Pg|184|t. II, p. 184.|sdII}} Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, {{Pg|189|t. II, p. 189.|sdII}} Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, {{Pg|199|t. II, p. 199.|sdII}} Guerra civile tra lui e Costantino, {{Pg|202|t. II, p. 202.|sdII}} Indulgenze e timori di Massenzio, {{Pg|211|t. II, p. 211.|sdII}} Sua morte, {{Pg|215|t. II, p. 215.|sdII}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Distruzione della sua stirpe, {{Pg|216|t. II, p. 216.|sdII}} Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, {{Pg|98|t. III, p. 98.|sdIII}}</p>
{{Sc|Grozio}}. Racconto ch’egli fa di centomila sudditi di {{Pt|Car-|}}

{{Sc|Massimiano}}. Associato all’Impero da Diocleziano, {{Pg|145|t. II, p. 145.|sdII}} Sua lunga assenza da Roma, {{Pg|146|t. II, p. 146.|sdII}} Sua residenza in Milano, {{Pg|147|t. II, p. 147.|sdII}} Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, {{Pg|147|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, {{Pg|149|t. II, p. 149.|sdII}} Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, {{Pg|153|t. II, p. 153.|sdII}} Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, {{Pg|161|t. II, p. 161.|sdII}} Suo feroce carattere, {{Pg|161|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Riveste la porpora, {{Pg|185|t. II, p. 185.|sdII}} Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, {{Pg|186|t. II, p. 186.|sdII}} Conduce a Roma prigioniero Severo, {{Pg|187|t. II, p. 187.|sdII}} Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, {{Pg|187|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Difende l’Italia invasa da Galerio, {{Pg|188|tom. II, p. 188.|sdII}} Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, {{Pg|194|t. II, p. 194.|sdII}} Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, {{Pg|194|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, {{Pg|197|t. II, p. 197.|sdII}} Stato de’ Cristiani sotto il