Pagina:Gibbon - Storia della decadenza e rovina dell'Impero romano XIII.djvu/425: differenze tra le versioni

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{{RigaIntestazione||DELLE MATERIE|417}}
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{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>{{Sc|Ildebaldo}}, Re d’Italia. Sua crudeltà e sua morte, {{Pg|89|t. VIII, p. 89.|sdVIII}}
{{Colonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>causa della tolleranza, {{Pg|12|t. VII, p. 12.|sdVII}} Scorre per la Gallia, distruggendo ed atterrando gl’idoli ed i templi, {{Pg|372|t. VII, p. 372.|sdVII}}


{{Sc|Martino IV}}, Papa, {{Pg|174|t. XIII, p. 174.|sdXIII}}
{{Sc|Ilderico}}, Re dei Vandali. Disfatto dai Mori, {{Pg|49|t. VII, p. 49.|sdVII}} Dal trono passa alla carcere, {{Pg|359|t. VII, p. 359.|sdVII}} Sua morte, {{Pg|360|t. VII, p. 360.|sdVII}}


''Illiria''. Sua divisione in province, {{Pg|34|t. I, p. 34.|sdI}}
{{Sc|Martino V}}, Papa. Sua elezione, {{Pg|277|t. XIII, p. 277.|sdXIII}} Suo governo, {{Pg|277|t. XIII, p. ''ivi''.|sdXIII}}


''Martiri e Martirio''. Loro numero meno considerevole di quanto è stato esagerato, {{Pg|48|t. III, p. 48.|sdIII}} Su quanto possa credersi intorno ai patimenti de’ martiri, {{Pg|106|t. III, p. 106.|sdIII}} Loro numero, {{Pg|109|tom. III, p. 109.|sdIII}} Culto dei martiri cristiani circa il quattrocento, {{Pg|389|t. V, p. 389.|sdV}} Riflessioni generali, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}} Martiri e reliquie favolose, {{Pg|392|t. V, p. 392.|sdV}}
''Imao Caf'' ed ''Altai''; catena di monti considerevole nell'Asia, {{Pg|20|t. VIII, p. 20.|sdVIII}}


{{Sc|Mascezel}}, figlio di Nabello affricano, {{Pg|33|t. VI, p. 33.|sdVI}} Riporta una vittoria facile, completa e quasi senza effusione di sangue, {{Pg|36|t. VI, p. 36.|sdVI}} Accoglienza da lui avuta alla Corte di Milano, {{Pg|39|t. VI, p. 39.|sdVI}} Rimane infelicemente annegato, {{Pg|39|t. VI, p. ''ivi''.|sdVI}}
''Immagini''. Loro introduzione nella Chiesa cristiana, {{Pg|253|t. IX, p. 253.|sdIX}} Loro culto, {{Pg|256|t. IX, p. 256.|sdIX}} Immagine di Edessa, {{Pg|258|t. IX, p. 258.|sdIX}} Copie dell’immagine di Edessa, {{Pg|262|t. IX, p. 262.|sdIX}} Opposizione al culto delle immagini, {{Pg|264|t. IX, p. 264.|sdIX}} Persecuzione delle medesime, {{Pg|271|tom. IX, p. 271.|sdIX}} Vengono ristabilite in onore nell’Oriente dall’Imperatrice Irene, {{Pg|312|t. IX, p. 312.|sdIX}} Definitivo stabilimento delle immagini sotto l’Imperatrice Teodora, {{Pg|316|tom. IX, p. 316.|sdIX}} Ripugnanza dei Franchi e di Carlo Magno, {{Pg|318|t. IX, p. 318.|sdIX}}


<p>{{Sc|Massenzio}}, figlio di Massimiano. Dichiarato Imperatore di Roma, {{Pg|184|t. II, p. 184.|sdII}} Rifiuta la perfida amicizia di Galerio, Imperatore d’Oriente, {{Pg|189|t. II, p. 189.|sdII}} Sua tirannide nell’Affrica e nell’Italia, {{Pg|199|t. II, p. 199.|sdII}} Guerra civile tra lui e Costantino, {{Pg|202|t. II, p. 202.|sdII}} Indulgenze e timori di Massenzio, {{Pg|211|t. II, p. 211.|sdII}} Sua morte, {{Pg|215|t. II, p. 215.|sdII}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Distruzione della sua stirpe, {{Pg|216|t. II, p. 216.|sdII}} Persecuzione de’ Cristiani sotto questo principe, {{Pg|98|t. III, p. 98.|sdIII}}</p>
<p>''Imperatori romani''. Loro stabilimenti militari, {{Pg|13|t. I, p. 13.|sdI}} Disciplina militare sotto i medesimi, {{Pg|15|t. I, p. 15.|sdI}} Esercizii, {{Pg|16|t. I, p. 16.|sdI}} Legioni romane sotto il loro comando, {{Pg|18|t. I, p. 18.|sdI}} Loro armi, {{Pg|19|t. I, p. 19.|sdI}} Loro cavalleria, {{Pg|21|t. I, p. 21.|sdI}} Truppe ausiliarie, {{Pg|22|t. I, p. 22.|sdI}} Artiglieria, {{Pg|23|t. I, p. 23.|sdI}} Accampamenti, {{Pg|24|t. I, p. 24.|sdI}} Marce, {{Pg|25|t. I, p. 25.|sdI}} Numero e disposizione delle legioni, {{Pg|25|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} {{AltraColonna|em=-1}}<noinclude>{{gap|.55em}}</noinclude>Marineria, {{Pg|27|t. I, p. 27.|sdI}} Loro Luogotenenti, {{Pg|95|t. I, p. 95.|sdI}} Divisione delle province tra gl’Imperatori ed il Senato, {{Pg|96|t. I, p. 96.|sdI}} Conservano il comando militare e le loro guardie in Roma medesima, {{Pg|96|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} Prerogative imperiali, {{Pg|99|t. I, p. 99.|sdI}} Idea generale del sistema imperiale, {{Pg|102|t. I, p. 102.|sdI}} Corte degl’Imperadori, {{Pg|102|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} Apoteosi, {{Pg|103|t. I, p. 103.|sdI}} Loro titoli di Angusto e di Cesare, {{Pg|105|t. I, p. 105.|sdI}} Memoria infame di alcuni di essi, {{Pg|119|t. I, p. 119.|sdI}} Loro autorità nell’elezione dei Papi, {{Pg|347|t. IX, p. 347.|sdIX}} Disordini, {{Pg|350|tom. IX, p. 350.|sdIX}} Autorità che godevano in Roma, {{Pg|354|t. IX, p. 354.|sdIX}}</p>


''Impero Romano''. Quadro delle sue province, {{Pg|29|t. I, p. 29.|sdI}} La Spagna, {{Pg|29|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} La Gallia, {{Pg|30|t. I, p. 30.|sdI}} La Brittania, {{Pg|31|t. I, p. 31.|sdI}} L’Italia, {{Pg|32|t. I, p. 32.|sdI}} Il Danubio e la frontiera Illirica, {{Pg|33|t. I, p. 33.|sdI}} La Rezia, {{Pg|33|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} Il Norico, la Pannonia e la Dalmazia, {{Pg|34|t. I, p. 34.|sdI}} La Mesia, la Dacia, la Tracia, la Macedonia e la Grecia, {{Pg|35|t. I, p. 35.|sdI}} L’Asia Minore, {{Pg|36|t. I, p. 36.|sdI}} La Sorìa, la Fenicia e la Palestina, {{Pg|37|t. I, p. 37.|sdI}} L’Affrica, {{Pg|38|t. I, p. 38.|sdI}} Il Mediterraneo e le sue isole, {{Pg|40|t. I, p. 40.|sdI}} Idea generale dell’Impero romano, {{Pg|40|t. I, p. ''ivi''.|sdI}} Principii del governo, {{Pg|42|t. I, p. 42.|sdI}} Spirito universale di tolleranza, {{Pg|43|t. I, p. 43.|sdI}} Del popolo e dei filosofi, {{Pg|45|t. I, p. 45.|sdI}} Dei magistrati, {{Pg|47|t. I, p. 47.|sdI}} Nelle
{{Sc|Massimiano}}. Associato all’Impero da Diocleziano, {{Pg|145|t. II, p. 145.|sdII}} Sua lunga assenza da Roma, {{Pg|146|t. II, p. 146.|sdII}} Sua residenza in Milano, {{Pg|147|t. II, p. 147.|sdII}} Circo, teatro, zecca, palazzo, bagni fondati in questa città da Massimiano, {{Pg|147|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Estingue il pericoloso spirito d’indipendenza, {{Pg|149|t. II, p. 149.|sdII}} Usurpa, se non gli attributi, i titoli della divinità, {{Pg|153|t. II, p. 153.|sdII}} Rinunzia di Massimiano alla imperiale dignità, contemporanea a quella di Diocleziano, {{Pg|161|t. II, p. 161.|sdII}} Suo feroce carattere, {{Pg|161|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Riveste la porpora, {{Pg|185|t. II, p. 185.|sdII}} Arruola un numeroso corpo di Mori per la sua guerra Affricana, {{Pg|186|t. II, p. 186.|sdII}} Conduce a Roma prigioniero Severo, {{Pg|187|t. II, p. 187.|sdII}} Dà sua figlia Fausta in moglie a Costantino, e gli conferisce il titolo d’Augusto, {{Pg|187|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Difende l’Italia invasa da Galerio, {{Pg|188|tom. II, p. 188.|sdII}} Massimiano si rifuggia nella Corte di suo genero Costantino, {{Pg|194|t. II, p. 194.|sdII}} Sparge artificiosamente rumore sulla morte di Costantino; occupando il suo trono, procura di svegliare una ribellione, {{Pg|194|t. II, p. ''ivi''.|sdII}} Segreta ma irrevocabil sentenza di morte contro di lui, {{Pg|197|t. II, p. 197.|sdII}} Stato de’ Cristiani sotto il