Sovra me stesso oltre il poter mortale
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Gio. Pietro Zanotti
IV
Sovra me stesso oltre il poter mortale
Alzar mi sento, e già fatto men grave
Spazio per la celestè aria soave,
E tu, saggio Signor, m’impenni l’ale.
5Oh Sole, oh Stelle! Oh quanta luce, oh quale
Raggio d’eterna gloria adorno m’ave!
Talchè mia salma più di se non pave,
Che ben vede il suo stato alto immortale.
Or scorgo (gl’occhi a terra rivolgendo)
10Schernirmi il basso invido volgo insano,
Ond’io più altiero, e glorioso ascendo;
E la Morte, cui son tolto di mano,
Me riguardar con torvo occhio, e fremendo
Gittar la falce disdegnosa al Piano.