Sonetti romaneschi (1998)/Er Ziggnor farzàrio

Er Ziggnor farzàrio

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Er Zenator de Roma Gnente de novo

 
     Un pasta-de-cojjoni, un scopa-cchiese,
che, ppe ccerta raggion de l’ottoscento, 1
seppe a ffuria d’apparti2 in un momento
da copista viení cconte o mmarchese, 3
              5
     avenno4 impasticciato un istrumento, 5
tre ssittimane fa stava a le prese
co la giannarmeria.6 Ma a sto paese
ricchezza e nnobbirtà nnun va mmai drento.
              
     Rimediò ttutt’er guasto un cardinale 7
10(confessor de la mojje che jje piasce)
scrivenno8 sto bbijetto ar Tribbunale:
              
     «Ir9 ziggnor Conte mio nun è ccapasce
di fà cquello c’ha ffatto in criminale;
e lo lassino10 vive11 in zanta pasce».


29 aprile 1834


Note

  1. Nel 1800 fu eletto papa Pio VII amico e protettore di questo Signore.
  2. Appalti.
  3. Il Signor Conte Luigi Marconi, di Monte Melone o Milone, già copista del Curiale abate Flaviani.
  4. Avendo.
  5. Onde guadagnare una lite contro il Conte... Negroni.
  6. Gendarmeria. Nome che talvolta si dà al Corpo de’ Carabinieri succeduto a quella milizia d’invenzione francese, dopo la ristaurazione del 1814.
  7. L’E.mo Vicario Placido Zurla.
  8. Scrivendo.
  9. Il.
  10. Lascino.
  11. Vivere.