Simultanina/Settima sintesi
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Settima sintesi
La stessa scena della prima sintesi.
Il professobe-poeta
entrando, a Simultanina:
Dipinge?
Simultanina
Sí, e lei?
Il professobe-poeta
Poeto. Sono però costretto a fare il professore di latino. I miei cretinissimi allievi ignorano chi sono io! (Un silenzio) Conosce lei un poeta che si chiama Gabriele d’Annunzio?
Simultanina
Sí.
Il professobe-poeta
Simultanina
No.
Il professobe-poeta
Naturalmente lei non lo conosce! Poiché... poiché è vittima della camorra politico-letteraria... (Un silenzio) I miei colleghi mi invidiano. Fanno pubblicare alla macchia delle parodie dei miei versi... Ho ricevuto, questa mattina, un biglietto con sopra scritto «Al poeta fagiolo»! (Un silenzio) Ma la Gloria mi sorriderà... quando sarò morto! A meno che una deliziosa ispiratrice come lei non mi aiuti a giungere alla celebrità!
Simultanina
Crede?... Io tengo ad essere l’ispiratrice e... l’ispirata. Ora, non vedo come lei potrebbe ispirarmi.
Il professobe-poeta
Coi miei versi!
Voci di ragazzi
dall’interno:
Per carità, non l’ascolti, Signorina. I versi del professore Fiori sono ragli d’asino!
Simultanina
Cosa vogliono?
Il professobe-poeta
I miei cari scolaretti sono bizzosi e maleducatini.
Simultanina
Il professobe-poeta
con voce fioca, rivolgendosi agli scolari invisibili:
Miei buoni e cari ragazzini...
Simultanina
Più forte! Le occorre una cura di ferro. Si, ferro, acciaio, velocità, guerra, boxe, automobile, aeroplano! Anche una bomba!
Il professobe-poeta
Non è possibile, Signorina. Una simile cura, forse raccomandabile ad altri, ucciderebbe la mia musa delicatissima. I miei canti sono soavi... Devono essere sospirati... Cosí... Ascolti. (Inginocchiandosi)
Simultanina
La ascolterò a condizione che lei li sospiri in ginocchio, e gli occhi al cielo (Il professore-poeta si dispone ad accontentarla) Sì! Bravo! L’ascolto!
Gli scolari
invisibili, dall’interno:
Che poeta!... (Ridendo fragorosamente) Ah! Ah! Per fare un verso ha bisogno di contarne i piedi... Calzolaiooo!
Sipario