Simultanina/Sedicesima sintesi
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Sedicesima sintesi
La stessa scena della tredicesima sintesi.
I sei pretendenti allineati per due e inginocchiati nel fascio di luce viola che esce dalla porta della camera da letto di Simultanina. Al sesto rango, Simultanina stessa camuffata da infermiera e inginocchiata. Il mendicante è accovacciato nell’Angolo dei pezzenti.
Lo sportivo
Povera Simultanina! Era una bella creatura!
Il bibliofilo
Una pittrice di genio. I suoi quadri valgono molto. Raggiungeranno presto prezzi altissimi.
Il buongustaio
Sarebbe stata una mirabile madre di famiglia... Forse una grande artista della cucina!
L’arruffatore
alzandosi:
Ah, basta, basta. Io non prego più. Simultanina se ne infischia. Io propongo di utilizzare il nostro tempo prezioso nell’imbalsamazione accurata del suo corpo adorato! La imbalsameremo come una santa egizia. Io me ne intendo. Mamma Blù, avete del sale, e delle bende di puro lino! Faremo tutto noi due. No, non voglio che se ne immischi il Buongustaio. Con tutto quel miele. Che disgusto! Qui occorre sale, sale! Poi la mostreremo al popolo prendendolo per il suo verso. Il popolo ama i bei discorsi. Gli parlerò io cosí: «Popolo! Ecco la tua Simultanina eternata secondo la tua nobile tradizione! La donna più veloce della terra è finalmente immobile. Nel contemplarla ti persuaderai che un po’ di stabilità è purtroppo necessaria, altrimenti diventerai nevrastenico. E’ vero però che secondo uno scienziato mio intimo amico la nevrastenia d’oggi può costituire la salute di domani». (Allo Sportivo) Non darti tante arie. Ti credi il preferito di Simultanina! Errore. Sono io il preferito. Mi scriveva certe letterine... Leggi. «Caro, sci la più pelosa delle rivoluzioni. Te la taglierò io! Tua
Simultanina»
L’aviatore
entra, contempla un attimo la scena e poi seccato s’inginocchia vicino a Simultanina:
Di che male è morta la Signorina Simultanina?
Simultanina
a testa bassa:
Non so.
L’aviatore
Come, non sa? Ma quando è morta?
Simultanina
L’aviatore
Come mai, lei, infermiera, non sa di che male e quando è morta?
Simultanina
Si discute di questo caso eccezionale misteriosissimo. Molti asseriscono che non sia morta.
L’aviatore
Ciò mi contrarierebbe. Ho giù l’aeroplano nero carico di benzina. Quando trasporto i vivi risparmio benzina. Se non è morta come si spiegano queste preghiere?
Simultanina
Le preghiere sono uno sfogo igienico. Sente queste esclamazioni elogiative di rimpianto? Se Simultanina fosse viva la criticherebbero ferocemente.
L’aviatore
Lei la conosceva?
Simultanina
Dalla più tenera infanzia.
L’aviatore
Il suo nome, per piacere?
Simultanina
Simultanina.
L’aviatore
Simultanina
a Mamma Blù che si è avvicinata:
Curo me stessa, non è vero, Mamma Blù?
L’aviatore
Chi è? Mi presenti.
Simultanina
Mia madre. L’Aviatore Rapido dei Trasporti Funebri Aerei.
L’aviatore
Fortunatissimo. E lei, non prega, Signora?
Mamma Blù
Non ci credo.
L’aviatore
A chi?
Mamma Blù
Vede, mia figlia muore e rinasce ogni cinque minuti. L’anno passato è caduta dall’aeroplano. Fu portata all’ospedale. Mezz’ora dopo era a tavola con me. Credo cosí poco alla sua morte che incomincio a prepararle una buona cena. Vuole favorire anche lei?
L’aviatore
Grazie. Non posso. Ho giù un motore impaziente. (Un silenzio) E gli altri (mostrando ì sei pretendenti inginocchiati) ci credono?
Mamma Blù
Simultanina
Mamma Blù, io esco col Signore. Faccio un giro in cielo e torno. Sai, fonderemo insieme una Società per il trasporto aereo dei feriti illustri in guerra! A fra poco, Mamma Blù, Andiamo!
Simultanina e l’Aviatore si siedono su due seggiole davanti alla finestra calda e impugnando inesistenti volanti cominciano a sussultare come se volassero in aeroplano. Un ventilatore invisibile mette in moto capelli e sciarpa.
L’aviatore
con voce cavernosa:
Odore di morte in carlinga!
Simultanina
Becchino!
L’aviatore
Cadavere!
Simultanina
Non è facile stabilire chi è morto dei due.
Il mendicante
si alza spegne la lanternina e va a sedersi a tavola, poi scodellando la minestra con calma:
C’è un posto per me in carlinga?
Simultanina
fissando lo spazio davanti a sé:
Venga. Si accomodi.Il mendicante
mangiando:
Ecco raggiunta la desiderata simultaneità dei pezzenti ricchi aviatori fermi mangiatori io velocità, mangiatori dello spazio, e sempre affamati.
L’aviatore
Siamo a ottomila metri. Dominiamo i più alti cirri del tramonto. Che luce fresca! Il nastro aeroplano è un pesce in branco. (Un silenzio) Chi saluta, lei?
Simultanina
La prima stella.
L’aviatore
Dentro le mani! Attento al paracarro!
Simultanina
Aie!
L’aviatore
Lo sapevo. Il vento vi ha rovesciata la mano.
Simultanina
Non si è rovesciata perché ho le mani buche.
L’aviatore
Vede quella nuvola? Ha dieci chilometri di spessore. La traverseremo in un attimo. Si renderà conto della nostra spaventosa velocità. Ecco, ci siamo. (Buio completo)
Simultanina
L’aviatore
Tutto a macchina. La macchina semplifica, libera dal pettegolezzo, insegna l’onestà la precisione senza fronzoli e senza untumi. Lucentezza di corpi! Sono anche simultaneo, cioè l’amante perfetto della terra poiché la bacio in molti punti contemporaneamente. Instancabilità, eroismo e ripetizione a volontà.
Simultanina
ironica:
E tono professorale. Mi sembra di essere sui banchi della scuola... Ouff!...
Il mendicante
Abbiamo tutto: la terra umiliata! Il cielo nelle mani! Ma, che tristezza, non avere più nulla da mendicare.
FINE