Simultanina/Nona sintesi
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Nona sintesi
La stessa scena della prima sintesi.
L’arruffatore
entra di corsa con Piff, danzatrice, palpandosi le natiche ferite:
Che calcio! Che dolore! (Si volta furente verso i suoi nemici invisibili) Villane! Maleducate!
Voci di donne
dall’interno:
Porcaccione! Porcaccione!
L’arruffatore
a Simultanina:
Sono lavandaie che non si lavano mai. Ho dato loro una lezione d’igiene. Pretendevano di essere tutte sposate da me!... E lei, Signorina, dipinge?
Simultanea
L’arruffatore
Arruffo.
Simultanina
battendo le mani:
Che mestiere divertente! Cosa arruffa?
L’arruffatore
Matasse, nuvole, idee, intrighi, popoli e amori! Non i miei, però! Quelli degli altri. Preferisco le relazioni perfette. Entro in scena e tutto va a catafascio.
Simultanina
E lei, non si lascia mai arruffare?
L’arruffatore
Sono arruffatissimo. Mio padre, ginecologo illustre, morì di dolore per non aver potuto avere pupi...
Simultanina
E lei?
L’arruffatore
Piff danza guidata dalla direzione mimica dell’Arruffatore che applaude e fischia i diversi passi. Guardando il quadro di Simultanina.
Bella tinta di cielo. Fra poco lei sarà costretta a dipingervi sopra alcuni scoppi di granate...
Simultanina
Ah! Dunque i nostri simpatici vicini hanno finalmente dichiarato guerra?
L’arruffatore
Dica: i nostri parenti. Certamente fra poco essi ci spareranno il loro amore. Ho assistito alla loro assemblea di guerra.
Simultanina
E lei viene da noi come loro ambasciatore.
L’arruffatore
Ambasciatore? Rancida parola!
Simultanina
Sposerei un uomo come lei, se fossi sicura di essere almeno un istante la vittima del suo arruffare.
L’arruffatore
Proveremo. Anzitutto mi presenti alle sue amiche. Se sono belle sarà facile persuaderle a piantare mariti o amanti. Poi fonderemo una Società... la Società del nuovo cemento sentimentale.
Simultanina
L’arruffatore
mellifluo e scodinzolante:
Le hanno parlato di me? No?... Io credo di si... Le avranno detto che ho... corretto una cambiale... Cioè, mi spiego: ho imitato ala perfezione la firma del mio più caro amico.
Simultanina
Plagiario!
L’arruffatore
Cosa vuole? La mia firma è un originale senza valore. D’altra parte ho copiato la firma del mio amico per affetto. Soltanto per affetto! L’opinione pubblica non ha apprezzato i miei caldi sentimenti... Ciò non di meno sono stato assolto. Il giudice è stato buono. Che giudice simpatico. Si chiama Umano, e pensa che onore, onestà, e amor patrio sono caserme crudeli. Uscirne uccidendo rubando o contaminandosi per entrare nel carcere o nel disprezzo generale sono secondo lui peccatucci, scappatelle perdonabili. E’ una nuova morale che va imponendosi: oggi, infatti, trafugare i segreti del nemico o ucciderlo in guerra, godere la donna altrui non sono forse titoli di gloria?
Tutto ciò è ancora molto confuso. Chi può verificare limitare le diverse categorie di morale semimorale immoralità. Invidio la sua precisa contabilità morale, Signorina!
Simultanina
sognante:
Sono belle le caserme bianche della fedeltà dell’onore e dell’amor patrio.
L’arruffatore
Simultanina
Veterano fradicio! (Un silenzio) Ed ora se ne vada. Non posso dipingere davanti a lei. Lei arruffa le linee del mio quadro.
L’arruffatore
Ha forse un appuntamento colla pettinatrice o coll’incorniciatore? Per carità, non si ammali anche lei di morale ordine e simmetria. Le lavandaie urlavano contro di me! Ah! Ah! Non amo la nostra società di pudore armato e ruote d’oro impazzite... Preferisco chiudermi saggiamente in questo mio libero bosco immorale. (Accarezzandosi il barbone) Io porto sempre con me una notte profumata, piena di stelle.
Simultanina
Si corichi e mi posi come bosco. Bravo. Se la raderebbe per sposarmi?
L’arruffatore
Uscirei dal bosco per entrare nella stalla... o meglio nel presepio, Madonna, con lei e la sua migliore amica!
Simultanina
dipìngendo:
Creerebbe non un presepio, ma un inferno.
L’arruffatore
Non trova logico vivere il dramma prima di scriverlo? Si, viverlo con lei. Lei in fondo è un po’... dico un po’... canaglietta! Io, già, amo le canaglie. Sono personaggi di teatro già belli e fatti e pronti per il palcoscenico.
Sipario