Ser Cecco, vòle udire un novo incialmo

Anonimo

Aldo Francesco Massera XIII secolo Indice:AA. VV. – Sonetti burleschi e realistici dei primi due secoli, Vol. II, 1920 – BEIC 1928827.djvu sonetti Ser Cecco, vòle udire un novo incialmo Intestazione 23 luglio 2020 25% Da definire

Ambo ensieme queste cose avesmo La verde fronda, ch'io porto sul palmo
[p. 20 modifica]

I

I — IGNOTO
Racconta al Nuccoli un caso occorso al suo Trebaldino.

Ser Cecco, vòle udire un novo incialmo?
Quando, dopo colui, bevve a quel nappo
Trebaldin tuo, un serpe i diè di grappo
4in sii nel naso, per maggiore spalmo.
Puoi ci sputò, e disse un cotal salmo;
allor diss’eglie: — S’io da questa scappo,
en simel caso giá mai non rincappo,
8se tu mi dessi di fiorini un palmo. —
Toccando se n’andava cosí ’l naso,
pensando tra se stesso averlo mozzo,
11guardando ancor s’el sangue era rimaso.
Allor diss’io: — Quest’è ben atto sozzo! —
né non vorria veder si fatto caso:
14en pria me gittarebbe giú in un pozzo.