Sed i' credesse vivar un di solo
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti (Cecco Angiolieri)
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Ma colui non vuol andarsene.
Sed i’ credesse vivar un di solo
piú di colui, che mi fa vivar tristo,
assa’di volte ringrazere’Cristo;
4ma i’credo che fie pur coni’i’volo.
Ché potrebb’anzi di Genova ’l molo
cader, ch’un becco vi desse di bisto:
cliéd e’l’ha si borrato’l mal acquisto,
8che giá non li entrerá freddo per polo.
Questi, di cu’ dico, s’è ’l padre meo,
c’ha di noiarmi maggior allegrezza,
11che non ha l’occhio, che ’n ciel vede Deo.
Vedete ben s’i’debbi’aver empiezza:
vedendolo 1 ’altrier, mastro Taddeo
14disse: — E’ non morrá che di vecchiezza. —
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