Se per render l'ingegno istrutto e adorno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti d'alcuni arcadi più celebri/Girolamo Tagliazucchi
IV1
Se per render l’ingegno istrutto e adorno
L’età future alle veraci carte,
Che narreran tue gesta a parte a parte,
Volgeran gli occhi, ed i pensieri un giorno;
5Certo in veder, che qui fermo soggiorno
Virtù s’elesse, e crebbe ogni bell’arte
Diran: d’Italia in sì beata parte
Fece d’Augusto il secolo ritorno.
Ma quando udran, che alfin lo scettro al Figlio
10Tu cedesti, dicendo: or dolce affrena
Le Genti, e Dio sia teco, e il buon consiglio;
Indi con faccia intrepida serena
Da lui partisti: inarcheranno il ciglio,
O gran Vittorio, e il crederanno appena.
Note
- ↑ A Vittorio Amadeo Duca di Savoia quando cedè lo Stato a Carlo Emmanuele suo figlio.