Se nel mio bene ognun fosse leale
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Questo testo fa parte della raccolta Rime scelte di poeti del secolo XIV/Antonio Pucci
Se nel mio bene ognun fosse leale,
Sì come di rubarmi si diletta,
Non fu mai Roma, quando me’ fu retta,
4Come sarebbe Firenze reale.
Ma siate certi che di questo male
Tardi o per tempo ne sarà vendetta:
Chi a me torrà, converrà che rimetta
8In me, Comun, del vivo capitale.
Tale per me fu in cima della rota
Che in simil modo rubando m’offese,
11Onde la sedia poi rimase vôta.
Tu che salisti quando l’altro scese,
Pigliando esempio, mie parole nota;
14Deh, fa che impari senno alle sue spese!
Chè non v’ha più difese:
Poiché, tu vedi, Giustizia mi vendica.
17Deh non voler del mio tesor far endica!