Se l'opra, ove mio stil per sè vien meno
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
XIX
Al medesimo per la stessa Pittura.
Se l’opra, ove mio stil per sè vien meno,
Ami fornir, sicchè ten pregi, Amore,
Castel, disprezza ogni mortal colore,
4Nè governi tua man studio terreno.
Fura del Sole in puro ciel sereno
La vaga luce, e de’ bei rai l’ardore,
E fura all’Alba, che d’April vien fuore,
8L’ostro del volto, ed il candor del seno.
Sì quella ritrarrai, che in van descrivo,
Rosata guancia, e quelle fiamme accese
11Del guardo, che sì dolce ardore insegna,
È quello, onde mi moro avorio vivo
Del nobil petto, e quella man cortese,
14Che mio cor, benchè vil, predar non sdegna.