Se l'antica potenza ritornasse
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Questo testo fa parte della raccolta XXIII. Tenzoni di rimatori perugini/I. Tenzone tra ser Marino Ceccoli, ser Cecco Nuccoli e Gilio Lelli
3 — GILIO
No, se il loro abbassamento è voluto da Dio.
Se l’antica potenza ritornasse,
che strusse Catenina dal conzuro,
s’io guardo ben con l’intelletto puro,
4non credo che cosí vittoriasse;
ma par che Dio tal opra destinasse,
si, che non vale altrui Tesser maturo,
né signoria, se bene il ver misuro,
8che, com’è suo voler, noi permutasse.
Chi crede ch’altro sia, dico ch’è ombra;
e può dir chi reggea: — S’io pur sommergo,
11colpo de vostra spada non m’adombra.
Ma, se speranza, con la quale io pergo,
da Táspera fortuna me disombra,
14disfatto sia s’ancor non vi dispergo. —