Se di quei vaghi fiori, onde riveste
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Questo testo fa parte della raccolta Sonetti di Gabriello Chiabrera
IX
PER LA SIGNORA MARZIA SPINOLA
In abito vedovile.
Se di quei vaghi fiori, onde riveste
Aprile i campi, che rio verno oppresse,
Allorchè rugiadoso in fuga ha messe
4Zefiro le procelle e le tempeste:
O se di quel seren lucida veste,
Che nell’alto s’accoglie, Amor tessesse,
E per fregiarla di sua man l’empiesse
8Non d’oro no, ma di splendor celeste;
Sicchè d’eterni rai tutto ripieno
Fosse il gran lembo, e sfavillasse adorno
11D’Espero il tergo, e d’Orïone il seno,
Indi a costei la dispiegasse intorno,
Ella pur di chiarezza arebbe meno:
14Si chiusa in foschi veli al Sol fa scorno.