Scola della Patienza/Immagine3

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Geremia Dressellio - Scola della Patienza (1634)
Traduzione dal latino di Lodovico Flori (1643)
Dichiarazione della terza immagine
Immagine2 Parte prima


Terza immagine a pag.574
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Dichiaratione della Terza Imagine a car. 574.


A.
L
A Patienza tira li suoi alla prattica, e propone loro da imitare un perfettissimo essemplare, e gl’essorta a soffrire ogni cosa Pazientemente, Allegramente, Costantemente, con attione di gratie, con preparatione, e sopra tutto con la conformità della propria volontà alla divina.

Et ecco (mio Lettore) che finalmente finiscono le Spine intrise di sangue B. in somma Triplicata Corona C. succede loro. Guarda Nostro Signore Giesù Christo. Egli umiliò se stesso, e si fece obbediente fino alla morte, e morte di croce, e perciò Iddio l’essaltò, e li diede un nome, e volle, che al [p. xi modifica]nome di Giesù ogn’uno si inginocchi, del Cielo, della Terra, e dell’Inferno. Ecco il triplicato diadema, che la Patienza aspetta. In Cielo tre sono le beatitudini. Di Dio, de gli Angeli, e degli Huomini, e tutte tre l’havrà l’Huomo patiente. Il fine della Pazienza è il premio dell’eternità.