Salmi (Diodati 1821)/capitolo 62
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SALMO 62.
Esortazione a fidare in Dio solo.
Salmo di Davide, dato al Capo de’ Musici, sopra i figliuoli di Iedutun.
1 L’ANIMA mia si acqueta in Dio solo1; da lui procede la mia salute.
2 Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza, il mio alto ricetto; io non sarò giammai grandemente smosso.
3 Infino a quando vi avventerete sopra un uomo? Voi stessi sarete uccisi tutti quanti; e sarete simili ad una parete chinata, e ad un muricciuolo sospinto.
4 Essi non consigliano d’altro che di sospinger giù quest’uomo dalla sua altezza; prendono piacere in menzogna; benedicono colla lor bocca, ma maledicono nel loro interiore. (Sela.)
5 Anima mia, acquetati in Dio solo; perciocchè la mia speranza pende da lui.
6 Egli solo è la mia rocca e la mia salvezza; egli è il mio alto ricetto, io non sarò giammai smosso.
7 In Dio è la mia salvezza e gloria2; in Dio è la mia forte rocca, il mio ricetto.
8 Confidatevi in lui, o popolo, in ogni tempo; spandete i vostri cuori nel suo cospetto; iddio è la nostra speranza. (Sela.)
9 Gli uomini volgari non sono altro che vanità, e i nobili altro che menzogna; se fosser messi in bilance, tutti insieme sarebbero più leggieri che la vanità stessa.
10 Non vi confidate in oppressione, nè in rapina; non datevi alla vanità; se le ricchezze abbondano, non vi mettete il cuore3.
11 Iddio ha parlato una volta, e due volte ho udito lo stesso; che ogni forza appartiene a Dio4;
12 E che a te, Signore, appartiene la benignità5; perciocchè tu renderai la retribuzione a ciascuno secondo le sue opere6.
Note
- ↑ Sal. 33. 20.
- ↑ Ger. 3. 23.
- ↑ Luc. 12. 15. ecc. 1 Tim. 6. 9, 10, 17
- ↑ Apoc. 19. 1.
- ↑ Sal. 103. 8, ecc.
- ↑ Mat. 16. 27 Rom. 2. 6. 2 Cor. 5. 10. 1 Piet. 1. 17. Apoc. 22. 12.