Salmi (Diodati 1821)/capitolo 137
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SALMO 137.
Lamento d’Israele nella cattività.
1 ESSENDO presso alle fiumane di Babilonia, dove noi sedevamo, ed anche piangevamo, ricordandoci di Sion,
2 Noi avevamo appese le nostre cetere A’ salci, in mezzo di essa.
3 Benchè quelli che ci avevano menati in cattività Ci richiedessero quivi che cantassimo; e quelli che ci facevano urlar piangendo Ci richiedessero canzoni d’allegrezza, dicendo: Cantateci delle canzoni di Sion;
4 Come avremmo noi cantate le canzoni del Signore In paese di stranieri?
5 Se io ti dimentico, o Gerusalemme; se la mia destra ti dimentica;
6 Resti attaccata la mia lingua al mio palato, se io non mi ricordo di te; se non metto Gerusalemme In capo d’ogni mia allegrezza.
7 Ricordati, Signore, de’ figliuoli di Edom, i quali, nella giornata di Gerusalemme, dicevano: Spianate, spianate, fino a’ fondamenti.
8 O figliuola di Babilonia, che devi esser distrutta1, beato chi ti farà la retribuzione Del male che tu ci hai fatto!
9 Beato chi piglierà i tuoi piccoli figliuoli, e li sbatterà al sasso.