Saggio intorno ai sinonimi della lingua italiana/Tossico - Veleno
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TOSSICO - VELENO.
Queste due voci nel loro senso proprio e naturale differiscono ben poco l’una dall’altra; nel figurato assai più: veleno si prende per ogni cosa che sia per fare o faccia grave danno, e mortale, quindi per odio rabbioso che minaccia o spira morte, e per eccesso di passione, che strascini l’uomo all’estremo, e però si dice il veleno dell’amore, e non il tossico; il veleno, e non il tossico, delle parole; animo avvelenito, e non attossicato; ond’è che veleno è voce di stil nobile, e poetico; tossico è di stil famigliare, nè si può adoperare nei componimenti poetici se non tronca, e ridotta in tosco. L’uso poi ha distinto il tossico dal veleno dalla qualità del sapore, che è sempre amaro in tossico; e non sempre in veleno, il quale è ben sovente dolce, soave ecc. Tossico è inoltre vocabolo più tecnico di veleno, di modo che la differenza vien talvolta a mostrarsi non solo da maggiore a minore, ma da generale a particolare. Quella vecchia. famosa chiamata Locusta, ornamento della corte di Nerone, stillava i veleni, e tra questi manipolava il tossico; i barbari ungevano la punta delle loro saette col tossico, acciò facessero piaga insanabile.
Basti l’accennata distinzione pel maneggio esatto delle due parole, ma ove si volesse trovar pur modo di fissarne il significato proprio, e di differenziarlo con aggiustatezza, oserei dire, che veleno è generico d’ogni sostanza velenosa tanto animale, quanto vegetabile e minerale, e tossico è particolare delle sole sostanze velenose vegetabili e minerali. Sembra che a questa diversità caratteristica sia da riferirsi l’uso di dire: il veleno della vipera, del drago, dell’aspide, e non il tossico, e per lo contrario il tossico arsenicale, il tossico della cicuta, il tossico dell’aconito, il tossico antimoniale.