Saggi poetici (Kulmann)/Parte seconda/Il vascelletto
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IL VASCELLETTO
Qual vaga navicella
Verso di noi s’indrizza!
Son porpora le vele,
Son lucid’oro i remi,
5Inghirlandati sono
E l’albero e le sarte!...
Sol ad Amor conviene
Od al fratel d’Amore
Pompa così fastosa....
10Ma sovra quel naviglio
Non vedesi piloto
Nè passeggiero alcuno....
Forse il piloto, ai venti
Fidandosi, riposa
15O dorme sovra letto
Di molli rose sparso....
Se felice signore
Di sì leggiadra nave
Tu sei, de’ cori o Nume;
20Accostati, diletto
Nocchiere, a questa riva
A riceverti pronta!
Ecco un mirteto ombroso,
Eccoti chiaroscura
25Misterïosa grotta,
E tutti i cor sommessi!....
Ma del vago naviglio
Rimangono pur cheti
I remi, e sol il vento
30Ver la riva lo spinge.
Amici, risvegliamo
Con alte grida Amore!
Alzati, dolce Nume!
Lascia le molli piume,
35Già già tu tocchi ’l lido.
Apri gli ameni lumi!....
«Non rimarranno lungo
Aperti questi lumi!
Per fascinare il core
40Di giovine donzella,
Di varcare risolsi
Il mare ’n cotal pompa.
Mi scorsero pirati
Che, ratto prorompendo
45Dall’ascoso lor nido,
Spogliarono i preziosi
Regali, ch’all’amata
Donzella io destinava,
E fermi queste piaghe....
50Se vuoi con sicurezza
Varcare della vita
Il naufragoso ponto,
Non ispiegare al vento
Millantatrice vela
55Di porpora splendente,
Ned adoprare i remi
Di puro lucid’oro!
Eccomi, o cari, al fine
Della mia vita giunto,
60Vittima d’imprudente
Intempestivo fasto.
Potesse almen mia sorte
Servir d’esempio altrui!