Saffo, che va in Sicilia
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Questo testo fa parte della raccolta Epigrammi latini di Diego Vitrioli
Ormai la vigil Plejade
Nell’ocean, s’immerge,
Mentre l’aurora fulgida
Dall’oriente s’erge.
Ed ecco, Saffo affidasi
Con agil nave a l’onda,
Movendo da l’Eolia
A la Sicana sponda.
Or tu, figliuol di Venere,
In su la poppa ascendi,
E di tua mano a reggere
Tu stesso il timon prendi:
E voi le vele, o Cariti,
Voi stesse dispiegate:
Il mar si spiani, e zeffiro
Agiti l’ali aurate.
C.