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Ormai la vigil Plejade
    Nell’ocean, s’immerge,
    Mentre l’aurora fulgida
    Dall’oriente s’erge.

Ed ecco, Saffo affidasi
    Con agil nave a l’onda,
    Movendo da l’Eolia
    A la Sicana sponda.

Or tu, figliuol di Venere,
    In su la poppa ascendi,
    E di tua mano a reggere
    Tu stesso il timon prendi:

E voi le vele, o Cariti,
    Voi stesse dispiegate:
    Il mar si spiani, e zeffiro
    Agiti l’ali aurate.
C.


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