Sí bella è la mia donna, e in sé raccoglie
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Questo testo fa parte della raccolta Opere (Lorenzo de' Medici)/III. Rime
lxxxix
[«Sí bella è la mia donna».]
Sí bella è la mia donna, e in sé raccoglie
tante dolci bellezze e non vedute,
ch’è miglior stato non trovar salute
in lei, che adempier tutte l’altre voglie.
Però i pianti, disir, speranze e doglie,
che da sí bella cosa son venute,
porton con loro una gentil salute
che vive sempre, a cui la vita toglie.
Oh bella morte ed oh dolor suavi!
oh pensier, che portate ne’ sospiri,
ad altri ignota, al cor tanta dolcezza!
Com’esser può che alcuna pena aggravi,
benché afflitto, alcun cor che sempre miri
cogli occhi o col pensier somma bellezza?