S'è ver ch'a un cenno del crudel Caronte
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Questo testo fa parte della raccolta Rime dell'avvocato Gio. Batt. Felice Zappi e di Faustina Maratti sua consorte
XV
S’è ver ch’a un cenno del crudel Caronte
In un con noi su la funesta barca
La rimembranza degli affanni varca
Di là dall’altra sponda di Acheronte:
5Credo, che allor il ferro e le man pronte
Avrà contro il mio fil la terza Parca,
E vedrà l’alma di sue spoglie scarca
Starle de’ mali la memoria a fronte:
Passerà forse il nudo spirto mio
10Là negli Elisi ov’Innocenza è duce,
Lieto a goder tranquilla aura serena.
Ma a por su tanti e tanti affanni obblìo:
Temo che quante pigre acque conduce
Il negro Lete basteranno appena.