S'è ver ch'a un cenno del crudel Caronte
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XV
S’è ver ch’a un cenno del crudel Caronte
In un con noi su la funesta barca
La rimembranza degli affanni varca
Di là dall’altra sponda di Acheronte:
5Credo, che allor il ferro e le man pronte
Avrà contro il mio fil la terza Parca,
E vedrà l’alma di sue spoglie scarca
Starle de’ mali la memoria a fronte:
Passerà forse il nudo spirto mio
10Là negli Elisi ov’Innocenza è duce,
Lieto a goder tranquilla aura serena.
Ma a por su tanti e tanti affanni obblìo:
Temo che quante pigre acque conduce
Il negro Lete basteranno appena.