Rivista italiana di numismatica 1892/Atti della Società numismatica italiana
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ATTI
della
SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA
Prima Adunanza dei Soci.
11 Aprile 1892.
Un invito del Comitato promotore, diramato ai sottoscrittori, indiceva la prima Adunanza pel giorno 11 di Aprile 1892 al tocco, presso la Direzione della Rivista Italiana di Numismatica (via Filodrammatici, 10), per discutere il seguente ordine del giorno:
- I. Comunicazioni delle adesioni e dei doni pervenuti.
- II. Approvazione dello Statuto.
- III. Concorso Numismatico.
- IV. Nomina delle cariche sociali.
Vi intervenivano i Signori: Ambrosoli, Ballarati, Casoretti, Gavazzi, Gnecchi E., Gnecchi F., Luppi, Marazzani, Motta, Papadopoli, Ratti, Romussi, Ruggero, Sani.
I. — Il Cav. Francesco Gnecchi, assunta per desiderio dei Soci, la presidenza provvisoria, apre la seduta, annunciando la costituzione definitiva della Società e dando lettura dell’elenco delle adesioni pervenute, in testa allo quali figura il nome di S. A. R. il Principe ereditario, accolto coi segni della massima simpatia e devozione.
Nell’adunanza del Comitato promotore s’era deciso di dichiarare costituita la Società quando si avessero 40 adesioni; ora questo numero è raggiunto ed anzi leggermente sorpassato.
Ecco l’elenco dei Soci:
1. | S. A. R. il Principe di Napoli | Roma |
2. | Ambrosoli Dott. Solone | Milano |
3. | Arcari Cav. Dott. Francesco | Cremona |
4. | Ballarati Cap.° Amedeo | Sacconago |
5. | Bertoldi Antonio | Venezia |
6. | Brambilla nob. Comm. Camillo | Pavia |
7. | Cagnola nob. Carlo | Milano |
8. | Casoretti Carlo | " |
9. | Castellani Giuseppe | Fano |
10. | Ciani Ing. Giorgio | Trento |
11. | Comandini Dott. Alfredo | Milano |
12. | De Lazara Conte Antonio | Padova |
13. | Fasella Comm. Carlo | Milano |
14. | Fiorasi Cap.° Gaetano | Aquila |
15. | Gavazzi Cav. Giuseppe | Milano |
16. | Gnecchi Cav. Ercole | " |
17. | Gnecchi Cav. Francesco | " |
18. | Johnson Cav. Federico | " |
19. | Marazzani Visconti Terzi Conte Lodovico | Piacenza |
20. | Mariotti Cav. Giovanni | Parma |
21. | Maselli Avv. Giuseppe | Acquaviva |
22. | Miari Conte Fulcio Luigi | Venezia |
23. | Milani Cav. Prof. L. Adriano | Firenze |
24. | Morsolin Prof. Ab. Bernardo | Vicenza |
25. | Motta Ing. Emilio | Milano |
26. | Mulazzani Conte Lodovico | Treviglio |
27. | Padovan Cav. Vincenzo | Venezia |
28. | Papadopoli Conte Comm. Nicolò | " |
29. | Picozzi Dott. Francesco | Lodi |
30. | Ratti Dott. Luigi | Milano |
31. | Romussi Dott. Carlo | " |
32. | Rossi Cav. Dott. Umberto | Firenze |
33. | Ruggero Cav. Col.° Giuseppe | Cremona |
34. | Salinas Prof. Comm. Antonino | Palermo |
35. | Sani Aldo | Milano |
36. | Santoni Can.° Prof. Milziade | Camerino |
37. | Sambon Arturo Giulio | Napoli |
38. | Sessa Rodolfo | Milano |
39. | Sormani Andreani Conte Lorenzo | " |
40. | Stefani Federico | Venezia |
41. | Tatti Ing. Paolo | Milano |
42. | Visconti March. Carlo Ermes | " |
Questi primi 42 Soci sono dichiarati Fondatori della Società.
Le offerte, sia in denaro a fondo perduto, sia in libri, pervennero già copiose alla Società, fino prima della sua definitiva costituzione.
Offersero in denaro:
S. A. R. Il Principe di Napoli | L. | 500 |
Ambrosoli Dott. Solone | " | 100 |
Ballarati Cap. Amedeo | " | 20 |
Brambilla nob. Comm. Camillo | " | 50 |
Cuttica de Cassine Marchesa Maura | " | 200 |
Garovaglio Cav. Alfonso | " | 10 |
Gavazzi Cav. Giuseppe | " | 100 |
Gnecchi Cav. Ercole | " | 500 |
Gnecchi Cav. Francesco | " | 500 |
Gnecchi Comm. Ing. Giuseppe | " | 200 |
Johnson Cav. Federico | " | 200 |
Maselli Avv. Giuseppe | " | 10 |
Papadopoli Conte Comm. Nicolò | " | 500 |
Salinas Comm. Prof. Antonino | " | 50 |
Sessa Rodolfo | " | 100 |
L. 3040 |
- In libri:
Enrico Osnago. — Benaven, Le Caissier Italien; Camozzi, Catalogo del Risorgimento Italiano; Ambrosoli, Zecche Italiane; Tini, Storia della moneta; Catalogo della Collezione Rossi.
Francesco ed Ercole Gnecchi. — Le loro pubblicazioni numismatiche: Le Monete di Milano; le Monete dei Trivulzio; Saggio di Bibliografia; Guida Numismatica 1a e 2a edizione; Rivista Italiana di Numismatica 1890-1891.
Francesco Gnecchi. — Revue Belge de Numismatique 1876-1891; Cataloghi diversi.
Ercole Gnecchi. — Cinagli, Le Monete dei Papi.
Solone Ambrosoli. — Le sue pubblicazioni numismatiche; Gazzetta numismatica di Como, completa; Rivista Italiana di Numismatica, 1888-1889; Le Zecche Italiane rappresentate nella sua Collezione.
Nicolò Papadopoli. — Le sue pubblicazioni numismatiche.
Costantino Luppi. — Le sue pubblicazioni numismatiche, più parecchi cataloghi.
Francesco Malaguzzi Valeri. — Notizie di Artisti Reggiani (1300-1600).
Damiano Muoni. — Le sue pubblicazioni numismatiche; La Zecca di Milano; Elenco delle zecche d’Italia; Cenni storici sopra Calcio ed Antignate, ecc. ecc.
Ortensio Vitalini. — Bullettino di Numismatica e Sfragistica (Camerino) Anno II e III; Tariffa delle monete pontificie secondo l’ordine del Cinagli.
Emilio Motta. — Eugène Demole, Histoire monétaire de Genève de 1792 à 1848. Tomo II; varie piccole pubblicazioni.
A norma della prima circolare d’invito (confermata poi dall’Art. XI dello Statuto) vengono dall’Assemblea dichiarati benemeriti della Società
- S. A. R. Il Principe di Napoli
- Ambrosoli Dott. Solone
- Cuttica de Cassine Marchesa Maura
- Gnecchi Cav. Ercole
- Gnecchi Cav. Francesco
- Gnecchi Comm. Ing. Giuseppe
- Johnson Cav. Federico
- Papadopoli Conte Comm. Nicolò.
II. — Si passa quindi alla discussione dello schema di Statuto provvisorio il quale viene approvato nella forma in cui si unisce come allegato a questo verbale, colla esplicita dichiarazione che diverrà definitivo quando, nell’epoca più prossima che sarà possibile, la Società sia fusa colla Rivista Numismatica, alla qual’epoca vi saranno introdotte tutte le modificazioni che fossero del caso.
III. — La proposta messa innanzi dal Comitato promotore, di iniziare i lavori della Società con un Concorso numismatico è accolta molto favorevolmente da tutti i Soci, specialmente dopo alcune osservazioni del Presidente sull’opportunità di non istornare nel primo anno i pochi fondi sociali per una sede, che sarebbe per ora di assai scarsa utilità, convergendoli invece a favorire quello che dovrebbe essere uno dei precipui obbiettivi della Società, la Illustrazione generale delle Zecche italiane, opera grandiosa e complessiva, alla quale non si potrà addivenire senza un lungo lavoro preparatorio e individuale.
La proposta viene dunque concretata nel seguente Ordine del giorno votato all’unanimità:
CONCORSO DI NUMISMATICA.
a) La Società Numismatica Italiana, nella sua seduta inaugurale del giorno 11 aprile 1892, ha deliberato di bandire un Concorso per la migliore Illustrazione di una o più zecche italiane, o anche solo di un periodo di una zecca maggiore, purché tale illustrazione porti nuova luce alla scienza.
b) Il Concorso è aperto ai numismatici d’ogni paese, ma i lavori devono essere scritti in italiano o in francese.
c) I concorrenti presenteranno i loro lavori anonimi entro l’Aprile 1893, alla Presidenza della Società Numismatica Italiana, muniti di un motto e della relativa scheda suggellata col nome dell’autore. La sola scheda del vincitore verrà aperta. Le altre saranno rese suggellate oppure distrutte, dopo trascorso un anno.
d) I lavori vorranno giudicati da una Commissione di tre membri eletti dal Consiglio direttivo della Società.
e) L’autore del lavoro che dalla Commissione esaminatrice della Società verrà giudicatoli migliore, riceverà un premio di 500 lire, più cento esemplari del lavoro medesimo, stampato coi caratteri della Rivista Italiana di Numismatica, nella quale sarà pubblicato.
f) Il premio potrà anche essere diviso fra due concorrenti, o non aggiudicato affatto, a giudizio della Commissione.
Si lascia completa libertà ai concorrenti, circa il modo di compilare le monografie.
IV. — Per ultimo si procede per schede segrete alla nomina delle cariche sociali. Gli scrutatori, Sigg. Sani e Casoretti, ne proclamano il risultato come segue:
Presidente
Conte Comm. Nicolò Papadopoli, Senatore del Regno.
Vice-Presidenti
Cav. Francesco Gnecchi Cav. Ercole Gnecchi. |
Consiglieri
Dott. Solone Ambrosoli, Conservatore del R. Gab. Num. di Brera.
Cav. Giuseppe Gavazzi.
Ing. Emilio Motta, Bibliotecario della Trivulziana.
Dott. Umberto Rossi, Conservatore del Museo Nazionale di Firenze.
G. Arturo Sambon.
March. Carlo Ermes Visconti, Direttore del Museo Artistico Municipale di Milano.
Il Consiglio poi nomina a proprio Segretario e Bibliotecario della Società il Prof. Costantino Luppi, e affida al Consigliere Cav. Gavazzi la carica di Tesoriere.
La seduta è quindi sciolta alle ore 4.
STATUTO PROVVISORIO
DELLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA
I.
Col giorno 11 Aprile 1892 è fondata, in Milano una Società scientifica, col titolo: Società Italiana di Numismatica.
II.
Scopo della Società è quello di accrescere, agevolare e diffondere gli studî relativi alle monete, alle medaglie ed ai sigilli.
III.
La Società ha, fino a nuove disposizioni, la sua sede provvisoria presso la Direzione della Rivista Italiana di Numismatica, Via Filodrammatici, 10, Milano.
IV.
La Società si compone di un numero indefinito di Soci. Tutti gli uffici sono gratuiti e conferiti ai soli Soci.
I Soci destinati a sostenere una funzione nel Consiglio Direttivo sono eletti in assemblea generale a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta di voti. È fatta facoltà al Consiglio direttivo di assumere un segretario con piccolo stipendio.
V.
Il Consiglio Direttivo si compone di:
1 Presidente
2 Vice-Presidenti
6 Consiglieri, ad uno de’ quali viene deferita la carica di Tesoriere.
Tutti i Membri del Consiglio hanno voto deliberativo.
Il Consiglio Direttivo è radunato dal Presidente per trattare gli affari ordinari della Società, ed è legale se presenti almeno cinque membri. A parità di voti prevale quello del Presidente. Le sue deliberazioni sono esecutive.
VI.
Il Presidente rappresenta la Società, convoca le adunanze e ne dirige le discussioni; veglia alla osservanza dello Statuto, firma gli atti d’ufficio e le corrispondenze. Dura in carica tre anni.
I Vice-Presidenti lo suppliscono in ordine di anzianità. Durano pure in carica tre anni.
Dei Consiglieri si rinnovano annualmente due, estratti a sorte nel primo anno, poi per ordine di anzianità.
Tutti sono rieleggibili.
In caso di sostituzione straordinaria d’un Membro del Consiglio, il socio eletto sottentra in luogo e stato del cessante.
VII.
II Segretario custodisce gli atti della Società, stende i verbali delle adunanze consigliari, come delle generali; funge da Bibliotecario e custodisce i libri mandati in dono o acquistati dalla Società, come pure il Medagliere che coi doni si andrà formando in seno alla Società medesima, e ne tiene in corrente il catalogo.
I soli Soci possono valersi sia dei libri, come del medagliere.
VIII.
II Tesoriere cura la riscossione del contributo dei Soci ed ogni altro provento della Società; firma le quitanze, paga le spese stanziate dal Consiglio Direttivo o dalle assemblee generali; tiene un registro di entrata e di uscita; compila i bilanci preventivi e consuntivi.
IX.
La Società pubblicherà i suoi atti nella Rivista Italiana di Numismatica.
X.
Le proposte per l’ammissione di nuovi Soci si fanno con lettera firmata da due Soci alla Presidenza. Il Consiglio, nella sua prossima adunanza, decide sull’ammissione dei candidati i cui nomi figurino nell’ordine del giorno.
XI.
Ogni Socio contribuisce L. 20 ogni anno. L’obbligo sociale è per un triennio. Il Socio che nel settembre del terzo anno non dichiara in iscritto di uscire dalla Società, rimane obbligato per un altro triennio.
Gli abbonati alla Rivista Italiana di Numismatica pagheranno sole L. 15 annuali.
Il Socio che, scorso l’anno, non ha versato il suo contributo sociale, vi è invitato dal Presidente, e se nel successivo trimestre non si pone in regola, si ritiene rinunciante di fatto e di diritto alla Società, la quale si riserva l’esercizio delle azioni e ragioni sociali per il conseguimento del suo credito.
Chi offre alla Società un dono di almeno 200 lire in denaro, in libri, o in monete, medaglie, sigilli o altro interessante la Società, sia in una sol volta come ripartitamente, è considerato come benemerito. Quelli che diedero la loro adesione alla Società a tutto l’11 Aprile 1892, giorno della prima adunanza, restano Soci fondatori.
XII.
Una sola adunanza annuale è obbligatoria: le altre sono lasciate in facoltà del Presidente. Nella seduta annuale, da tenersi nei primi tre mesi dell’anno, saranno presentati i conti consuntivi dell’anno finito ed i preventivi di quello incominciato.
Per la legalità delle adunanze è necessaria la presenza di almeno un quinto dei soci. Dopo però passata un’ora dalla convocazione, l’assemblea viene tenuta, qualunque sia il numero dei Soci, e le deliberazioni sono valide ed obbligano tutti i Soci.
Sono ammesse le rappresentanze per procura. Ciascun Socio può rappresentarne un altro.
Ogni Socio può chiedere che siano messe all’ordine del giorno proposte di sua iniziativa, purchè presentate almeno 15 giorni prima della seduta.
Il Presidente è in obbligo di convocare l’adunanza dei Soci quante volte siane richiesto per iscritto, con ragioni motivate, da cinque di essi.
XIII.
Pei cambiamenti a questo Statuto Provvisorio occorreranno i due terzi dei voti dei Soci presenti all’adunanza.
XIV.
Un apposito regolamento stabilisce lo norme per la pratica attuazione del presente Statuto.
XV (transitorio).
Le deliberazioni relative allo scioglimento della Società s’inseriranno nello Statuto definitivo.
I.a Seduta del Consiglio direttivo
9 Giugno 1892.
La seduta è tenuta in Via Filodrammatici N. 10, alle ore 9 ant., presenti i signori: Francesco ed Ercole Gnecchi Vicepresidenti, Ambrosoli, Motta, Sambon, Luppi segretario. Gli altri consiglieri si scusano di non poter intervenire.
Su proposta dei Vicepresidenti, sono ammessi come soci i signori: Cav. Ortensio Vitalini di Roma — Sig. Luigi Rizzoli di Padova — Sig. S. M. Spink di Londra.
Il Consigliere dott. Umberto Rossi fa per lettera la proposta di iniziare presso la Società una collezione di ritratti di Numismatici, possibilmente in medaglie o anche in qualunque altro modo, e la inizia col dono di due medaglie. La proposta viene accolta favorevolmente, e vi si aggiunge anche quella di una serie di autografi di Numismatici. Si invitano quindi i Soci a far pervenire i loro doni, di cui si darà nota in un prossimo fascicolo, unitamente ad altri doni in libri già pervenuti alla Società.
La Vicepresidenza annuncia che nella prossima tornata di Ottobre o Novembre si discuterà l’assetto definitivo della Società, e la fusione di questa colla Rivista, e invita i componenti il Consiglio a studiare preventivamente la questione, e a predisporre il nuovo Statuto definitivo.
Dà infine comunicazione che la Rivista Italiana di Numismatica ottenne all’Esposizione Nazionale di Palermo, la Medaglia d’Argento, ossia la più alta onorificenza nella categoria dei Periodici scientifici.
Alle ore 10 1|2 la seduta è levata.
I vice presidenti
Francesco ed Ercole Gnecchi.
Il Segretario Luppi.
Finito di stampare il 18 Giugno 1892.
Lodovico Felice Cogliati, Gerente responsabile.
ATTI
della
SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA
Seconda Adunanza dei Soci.
8 Dicembre 1892.
L’Assemblea è tenuta al tocco nei nuovi locali della Società, Piazza del Duomo N. 20, per la trattazione del seguente ordine del giorno:
- 1. Proposta relativa all’assunzione della Rivista Italiana di Numismatica per parte della Società.
- 2. Approvazione dello Statuto definitivo della Società, nel caso che sia accettata la proposta di cui sopra.
- 3. Comunicazioni sull’andamento della Società.
Sono presenti i Signori: Conte Comm. Papadopoli, Presidente, Cav. Francesco ed Ercole Gnecchi, Vice Presidenti, Dott. Solone Ambrosoli, Ing. Emilio Motta, Dott. G. Arturo Sambon, March. Carlo Ermes Visconti, Consiglieri, oltre un buon numero di Soci.
I. – Il Presidente, dopo un breve riassunto dell’andamento della Società nei suoi primi mesi di vita, durante i quali si acquistarono 5 nuovi Soci, passa alla trattazione dell’importante ordine del giorno, il quale porta in primo luogo l’assunzione della Rivista per parte della Società, e il conseguente cambiamento dello Statuto provvisorio.
I Sigg. Fratelli Gnecchi dichiarano d’essere disposti a cedere la Rivista alla Società, mettendo la sola condizione che le sia assicurata la vita finanziaria per un certo periodo, e pure rimanendone alla Direzione come per lo innanzi. — Il Presidente ed i Vice Presidenti assumono in conto proprio tale garanzia, e si offrono a colmare il deficit della pubblicazione, deficit che, si può sperare, andrà man mano diminuendo per poi scomparire affatto coll’aumentare dei Soci. Con questo la Rivista passa definitivamente alla Società, e ne diventa il suo organo ufficiale.
II. — Si fa in seguito la discussione del nuovo Statuto definitivo, il quale viene articolo per articolo approvato con lievi modificazioni, quale era stato proposto dal Consiglio, nella forma in cui viene in seguito riprodotto.
III. — Il segretario dà lettura dei nuovi doni pervenuti alla Società, dal settembre al dicembre, ossia:
- Blanchet F. Adrien:
Tomo I della sua pubblicazione Études Numismatiques. Parigi, 1892.
- Santoni Mons. Milziade:
Bazzi e Santoni, Vade-mecum del raccoglilore di monete italiane. Camerino, 1886, in-8. — Santoni M., Della zecca e delle monete di Camerino. Firenze, 1875, in-8. — Detto, Del coordinamento necessario alle nummoteche italiane. Camerino. — Diamilla, Memorie Numismatiche. Roma, 1847, in-4. — Pila-Carocci, Della zecca e delle monete di Spoleto. Camerino, 1884, in-8.
- Vitalini Cav. Ortensio:
La sua recente pubblicazione Le monete battute nel pontificato di Pio IX e nell’interregno della Repubblica Romana. Roma, 1892, in f.
- Gnecchi Cav. Ercole:
Mionnet, Déscription des Médailles antiques grecques et romaines. Paris, 1822. (Il vol. I e quello delle tavole). — Ghiron I., Monete Arabiche del Gabinetto Numismatico di Milano. Ivi, 1878, in-4. — Rossi, Scudo romano del sacco di Roma. Ivi, 1886, in-8. — N. 5 cataloghi per vendite di monete.
- Gnecchi Cav. Francesco:
N. 25 cataloghi per vendite di monete. — N. 25 estratti della R. I. di Numismatica.
- N N.:
Argelati, De Monetis Italiae. Mediolani, 1750-59, in-4. N. 6 volumi. — N. 500 monete varie in rame e bronzo.
- Motta Ing. Emilio:
Liebeuau Th., Eine Münzgenossenschaft der Urschweiz, 1548-1552. Basel, 1887. — Mayor Jacques, Notice des médaillons et modèles d’Antoine Borg exposés dans les locaux de l’École municipale d’art. Genève, 1891. — Geigy Dr. Alfred, Haldenstein und Schauestein-Reicnenau und ihre Münzprägungen. Basel, 1889. — Osnaghi Natale, Proposta di nuova moneta italica desunta dalla francese modificata. Milano, 1860. — Luschin Dr. A., Die Rollbatzen. Ein Beitrag zur numismatischen Etymologie. Wien, 1880. — Trachsel Dr. C. F., Numismatique épiscopale lausannoise. Fribourg, 1879. — Due cataloghi di vendite di monete.
- Marazzani Visconti-Terzi Conte Ludovico:
Pedrusi Paolo, I Cesari in argento raccolti nel Farnese Museo. Parma, 1701-1704, 3 vol. in f.
- Gnecchi Francesco ed Ercole:
Revue Numismatique. Anno 1889-90-91-92. — Revue Belge de Numismatique. Anno 1892. — Revue Suisse de Numismatique. Anno 1891-92.
IV. — Il Presidente annuncia poi ai convenuti che, in seguito a votazione tenutasi nel Consiglio Direttivo, nel giorno 22 Novembre p. p., furono ammessi quali nuovi Soci: Enrico Butti di Milano; Avv. Efisio Pischedda di Oristano; e che fu proclamato Benemerito il Sig. Enrico Osnago di Milano.
Da ultimo si delibera che, non compiendosi colla fine del 1892 che il primo periodo transitorio della Società, le cariche sociali abbiano a ritenersi continuative, e si computino cioè come incominciate col principio del 1893 con cui avrà vigore il nuovo Statuto definitivo. — Il Consiglio rimane quindi composto anche per l’anno 1893, come segue:
Presidente
Conte Comm. Nicolò Papadopoli, Senatore del Regno
Vice-Presidenti
Cav. Francesco Gnecchi Cav. Ercole Gnecchi. |
Consiglieri
Dott. Solone Ambrosoli, Conservatore del R. Gabinetto Numismatico di Brera.
Cav. Giuseppe Gavazzi.
Ing. Emilio Motta, Bibliotecario della Trivulziana.
Dott. Umberto Rossi, Conservatore del Museo Nazionale di Firenze.
Dott. G. Arturo Sambon.
March. Carlo Ermes Visconti, Direttore del Museo Artistico Municipale di Milano.
Segretario e Bibliotecario: Cav. Prof. Costantino Luppi.
Tesoriere: Cav. Giuseppe Gavazzi.
La seduta è quindi sciolta alle ore 4 pom.
STATUTO
DELLA SOCIETÀ NUMISMATICA ITALIANA
Approvato dall' Assemblea generale dei Soci
il giorno 8 dicembre 1892.
I.
Col giorno 11 Aprile 1892 è fondata in Milano una Società scientifica, col titolo: Società Numismatica Italiana.
II.
Scopo della Società è quello di promuovere, agevolare e diffondere gli studi relativi alle monete, alle medaglie ed ai sigilli.
III.
La Società pubblica la Rivista Italiana di Numismatica, nella quale inserisce anche i suoi Atti.
IV.
La Società si compone di un numero illimitato di Soci, e questi si dividono in
a) Soci effettivi,
b) Soci corrispondenti.
V.
I Soci effettivi pagano L 30 annuali. Ricevono la Rivista e le pubblicazioni ordinarie della Società, e hanno diritto di frequentare le sale sociali e di usare della Biblioteca e delle Collezioni a norma del Regolamento. Hanno voto deliberativo nelle assemblee, e fra essi viene scelto il Consiglio direttivo, come all’art. XII. I Soci effettivi sono i soli comproprietari delle attività sociali.
VI.
I Soci corrispondenti italiani e stranieri pagano L. 20 annuali. Ricevono la Rivista e hanno diritto di frequentare le sale sociali e di usarvi della Biblioteca e delle Collezioni a norma del regolamento. Possono intervenire alle assemblee, ma non hanno voto deliberativo.
VII.
Non possono essere Soci corrispondenti quelli che abitano la città dove ha sede la Società. Viceversa chi risiede altrove può essere Socio effettivo o corrispondente.
VIII.
L’obbligo per tutti i Soci è triennale. Il Socio che nel Settembre del terzo anno non dichiara in iscritto di voler uscire dalla Società, rimane obbligato per un altro triennio.
Il rifiuto a pagare la propria quota dopo due avvertimenti della Presidenza è considerato come una dimissione, senza pregiudizio dei diritti della Società al ricupero di quanto le è dovuto.
IX.
Chi offre alla Società un dono di almeno 200 lire in denaro, in libri o in monete, medaglie, sigilli od altro interessante la Società, sia in una sola volta che ripartitamente, è considerato come Benemerito.
Quelli che diedero la loro adesione prima dell’11 febbraio 1892, giorno della costituzione della Società, sono Soci Fondatori.
X.
Le proposte per nuove ammissioni si fanno con lettera controfirmata da due Soci alla Presidenza. Il Consiglio, nella sua prima adunanza delibera sull’ammissione dei candidati, i cui nomi figurino all’Ordine del Giorno.
XI.
I Soci destinati a sostenere una funzione nel Consiglio Direttivo sono eletti in assemblea generale a scrutinio segreto ed a maggioranza assoluta di voti. È fatta facoltà al Consiglio Direttivo di assumere un segretario. Tutte le cariche sociali sono gratuite, meno quella di Segretario, il quale potrà essere retribuito.
XII.
Il Consiglio Direttivo si compone di:
Tutti i membri del Consiglio hanno voto deliberativo.
Il Consiglio Direttivo è radunato dal Presidente per trattare gli affari ordinari della Società, ed è legale se presenti almeno cinque membri. A parità di voti prevale quello del Presidente. Le deliberazioni del Consiglio sono esecutive.
XIII.
Il Presidente rappesenta la Società, convoca le assemblee dei Soci e le adunanze del Consiglio Direttivo e ne dirige le discussioni; veglia alla osservanza dello Statuto, all’economia della proprietà sociale, firma gli atti d’ufficio e le corrispondenze. Dura in carica tre anni.
I Vice presidenti lo suppliscono in ordine di anzianità. Durano pure in carica tre anni.
Dei Consiglieri si rinnovano annualmente due, estratti a sorte nei primi due anni, poi per ordine di anzianità.
Tutti sono rieleggibili.
In caso di sostituzione straordinaria d’un Membro del Consiglio, il socio eletto sottentra in luogo e stato del cessante.
XIV.
Il Segretario custodisce gli atti della Società, stende i verbali delle adunanze consigliari, come delle generali; funge da Bibliotecario e custodisce i libri mandati in dono o acquistati dalla Società, come pure il Medagliere che coi doni si andrà formando in seno alla Società medesima, e ne tiene in corrente i relativi cataloghi e inventarii. Coadiuva la Direzione della Rivista per correzione di bozze, compilazioni di sunti, sommarii, ecc.
I soli Soci possono valersi sia dei libri, che del medagliere, a norma del Regolamento.
XV.
Il Tesoriere cura la riscossione del contributo dei Soci e di ogni altro provento della Società; firma le quitanze, paga le spese stanziate dal Consiglio Direttivo o dalle assemblee generali: tiene un registro di entrata e di uscita; compila i bilanci preventivi e consuntivi.
XVI.
Il Consiglio nomina nel suo seno la Direzione della Rivista, e può aggregarsi alcuni altri soci per formare con questi il Comitato di Redazione della stessa, il quale funzionerà a norma del vigente regolamento.
XVII.
Una sola assemblea dei Soci è obbligatoria ogni anno; le altre sono lasciate in facoltà del Presidente. Nella assemblea annuale, da tenersi nei primi tre mesi dell’anno, saranno presentati i conti consuntivi dell’anno finito ed i preventivi di quello incominciato.
Per la legalità delle assemblee è necessaria la presenza di almeno un quinto dei soci effettivi. Dopo però passata un’ora dalla convocazione, l’assemblea viene tenuta, qualunque sia il numero dei Soci, e le deliberazioni sono valide ed obbligano tutti i Soci.
Sono ammesse le rappresentanze per procura. Ciascun Socio può rappresentarne un altro.
Ogni Socio può chiedere che siano messe all’ordine del giorno proposte di sua iniziativa, purchè presentate almeno 15 giorni prima dell’assemblea.
Il Presidente è in obbligo di convocare i Soci quante volte siane richiesto per iscritto, con ragioni motivate, da cinque di essi.
XVIII.
La Società non potrà esser sciolta che sopra dimanda scritta di almeno 1|3 dei Soci effettivi, e la decisione di scioglimento dovrà essere presa in Assemblea generale, convocata a questo scopo un mese innanzi, colla maggioranza di 4|5 dei votanti.
Votato lo scioglimento, l’attivo depurato, la Biblioteca, le collezioni, ecc., resteranno proprietà dei Soci effettivi inscritti a quell’epoca, e questi decideranno a maggioranza di voti sulla loro destinazione.
XIX.
Nessuna modificazione potrà essere fatta a questo Statuto, se non sarà presentata dal consiglio direttivo o per iscritto da almeno 1|3 dei Soci effettivi e approvata in Assemblea generale con 2|3 dei voti presenti.