Rime varie (Alfieri, 1903)/LXXIX. Fido destriero mansueto e ardente

LXXIX (1783). Fido, destriero mansueto e ardente

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LXXIX (1783). Fido, destriero mansueto e ardente
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LXXIX (1783).

Fido, destriero mansüeto e ardente,
Che dell’alato piè giovato hai spesso
Al tuo signor, sì ch’ei seguia dappresso
Il cervo rapidissimo fuggente;

Tu riedi a me, da non gran tempo assente;
Ma pur, più non ritrovi in me lo stesso;
Ch’io son da mille e mille cure oppresso,
Egro di core, d’animo, e di mente.

M’è il rivederti doglia, e in un, diletto:
Di là tu vieni, ov’è il mio sol pensiero....
Sovvienti ancor, quand’ella il collo, e il petto

T’iva palpando; indi con dolce impero
Tuo fren reggeva? e tu, pien d’intelletto,
Del caro peso te ne andavi altero.