Ad un nipote di Ermolao Barbaro

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Baldassarre Stampa - Rime (XVI secolo)
Ad un nipote di Ermolao Barbaro
XXVIII XXX

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XXIX

Ad un nipote di Ermolao Barbaro.

     Vera umiltá con gravi modi unita,
gli atti cortesi, il senno ed il valore,
cui non si vide par, non che maggiore,
ad amar voi, signor, ciascuno invita.
     Il saggio e buon consiglio e la gradita
eloquenza, il giudicio e lo splendore
de l’alto ingegno tal vi porge onore,
che il mondo per mirabile v’addita.
     E, s’egli è ver ch’una medesim’alma,
lasciato c’ha l’albergo suo primiero,
entre in diversi corpi, io penso e stimo
     che chiuda in sé la nobil vostra salma
(l’afferma il nome) il chiaro spirto altero
di quel grand’Ermolao, vostr’avo primo.