Rime di Argia Sbolenfi/Libro secondo/Agli eroissimi

Agli eroissimi

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Libro secondo - Alle madri Libro secondo - Coltrici festive
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AGLI EROISSIMI



Giusti della fallita Apocalissi,
          Marci Porci Catoni, in questo errai:
          Che delle birberie forse ne scrissi,
                                   4Ma non ne feci mai.

Oh, se n’avessi fatte, e lo potevo,
          Di che frasche m’avreste incoronata!
          Un’abiura, e tra i grandi anch’io sedevo,
                                   8Illustre deplorata

Ma l’arte di lustrar le scarpe ai ladri
          Curvando il dorso, mi negò natura;
          Perciò gridate che incitai le madri
                                   12A strillar di paura.

Chi parla di viltà? Chi con gagliarde
          Frasi, dopo il caffè, facil tribuno,
          Povere donne, vi chiamò codarde
                                   16Perchè vestite a bruno?

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Chi fumando in poltrona, empie i giornali
          Di vendette, di stragi e di rovine,
          Da la ciambella moderando l’ali
                                   20Dell’aquile latine?

Chi dei debiti nuovi alla conquista
          Le apostrofi all’onor guida in falange
          E soggioga lo Scioa dal liquorista,
                                   24Insultando chi piange?

Ah, siete voi! Salute o ben pensanti,
          In cui l’onor s’imbotta e si travasa;
          Ma dite un po’, perchè gridate «avanti!»
                                   28E poi restate a casa?

Perchè, lungi dai colpi e dai conflitti,
          Comodamente d’ingrassar soffrite,
          Baritonando ai poveri coscritti
                                   32«Armiamoci e partite!»?

Partite voi, se generoso il core
          Sotto al pingue torace il ciel vi diede.
          O Baiardi, è laggiù dove si muore
                                   36Che il coraggio si vede,

Non qui tra le balorde zitellone,
          Madri spartane di robuste prose,
          Che chieggon morti per compor corone
                                   40D’alloro, ahi, non di rose!

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Ma no, non partirete! A questi tempi,
          Se dovesse mancar «la parte sana».
          Chi resterebbe a predicar gli esempi
                                   44Della virtù romana?

Chi resterebbe a consolar coi detti
          Le vedove beltà che il bruno adorna?
          Chi li farebbe i brindisi ai banchetti
                                   48Per chi parte o chi torna?

Ah, forti Aiaci della guerra a fondo,
          Ussari della morte, ah, non tentate
          D’uscir di qui per conquistare il mondo,
                                   52Perchè, se ve ne andate,

Forse la vigna che godeste voi
          Fruttar potrebbe ad operai più scaltri...
          No, restate, restate a far gli eroi
                                   56Con la pelle degli altri!