Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XXVI
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Sonetto XXVI
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SONETTO XXVI
Q
uanti dolci pensieri, alti desiri Nodriva in me quel Sol, che d’ogn’intorno
Sgombrò le nubi, e fè qui chiaro il giorno,
Mentre appagò sua vista i miei martiri! 4
Soave il lagrimar, grati i sospiri
Mi rendeva il sereno sguardo adorno,
Mio vago lume, e mio sì bel soggiorno,
Ch’or scorgo tenebroso, ove ch’io miri. 8
Veggio spento il valor, morte e smarrite
L’alme virtuti; e le più nobil menti
Per lo danno comun cieche e confuse. 11
Al suo sparir dal mondo son fuggite
Di quello antico onor le voglie ardenti;
E le mie d’ogni ben per sempre escluse. 14