Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XLIX
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Sonetto XLIX
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SONETTO XLIX.
P
er soggetto alla nobil fiamma vera Atto a serbar il suo lume fulgente,
Diede il ciel da’ primi anni la mia mente,
Che la ritien ancor viva ed intera. 4
Come a saldo sigillo molle cera
Fu il cor all’opre chiare; e ’l petto ardente
Segreto, e fido albergo, ove sovente
Depose i bei pensier l’anima altera. 8
Nè di Morte l’acerbe invide offese
Mi fan restar del gran tesor mendica,
Che vivo di sue glorie al mondo sole. 11
La mente il raggio bel, che pria l’accese,
E ’l cor l’impresso ben lieto nodrica,
E ’l petto il conservar l’alte parole.14