Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto XI
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Sonetto XI
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SONETTO XI.
M
Entre scaldò ’l mio Sol nostro emispero, Qual occhio da soverchia luce offeso,
E qual da cieca invidia tinto e preso,
Non scorser del gran lume il raggio intero. 4
Or c’ha lasciato il mondo freddo e nero,
Di bella voglia ogn’alto spirto acceso
L’adora, e molti han con lor danno inteso,
Che ’l proprio error non li scoperse il vero 8
Valor, a cui la Morte fama aggiunge;
E se ’l tempo vorace i nomi asconde,
Sua gloria a questa legge non si strinse. 11
L’opre chiare d’altrui non ben seconde
Seguon le sue tant’alto, e sì da lunge
Lo scorge quei, che più l’ardir sospinse. 14