Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto LX
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Sonetto LX
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SONETTO LX.
O
cchi miei oscurato è il nostro Sole, Così l’alta mia luce a me sparita,
È per quel, ch’io ne speri, al Ciel salita,
Ma miracol non è, da tal si vuole. 4
E se pietà ancor può, com’ella suole,
Ch’indi per Lete esser non può sbandita,
E mia giornata ho co’ suoi piè fornita,
Forse (o che spero) il mio tardar le duole. 8
Piagner l’aere, e la terra, e ’l mar dovrebbe
L’abito onesto, e ’l ragionar cortese;
Quando un cor tante in se virtuti accolse? 11
Quanto la nuova libertà m’increbbe,
Poichè morto è colui, che tutto intese,
Che sol ne mostrò il Ciel, poi se ’l ritolse. 14