Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CXXV

Sonetto CXXV

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Sonetto CXXIV Canzone I


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SONETTO CXXV

M
olza, ch’al Ciel quest’altra tua Beatrice

     Scorgi per disusate strade altiere,
     Tali esser den l’immortal glorie vere,
     Gran frutto eterno trar d’umil radice. 4
Lieve fora a cantar, ch’una Fenice
     Viva, e ch’an lume le celesti sfere;
     Far bianchi i corvi, e le colombe nere,
     Opre son del tuo stil chiaro e felice. 8
Più onor dell’altro avrai, che quella al Cielo
     Tirò l’amante, e fuor d’umana scorza
     Condusse l’opra santa, e ’l bel desio. 11
Ma a te convien di casto ardente zelo
     Infiammar l’oste tuo, e quasi a forza
     14Poscia condurlo fuor d’eterno oblio.