Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CXX
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Sonetto CXX
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SONETTO CXX
I
te, Signor, per l’orme belle, ond’io Rivegga intero in voi quel lume chiaro
Del mio Sol vivo; e questo parco e avaro
Ciel venga a forza largo al voler mio. 4
Spregiato ha ’l vostro ardir l’acerbo e rio
Fato de’ vostri, e con l’invitto e raro
Valor, a chi più il vede ognor più caro
Tolto ha di maggior luce ogni desio. 8
Or che quel Sol, che solo in voi risplende,
Non mostra in terra i divin raggi ardenti,
Ma con lume maggior là su contende; 11
Odo, che ’l vostro core avendo spenti
I contrasti e l’insidie, s’erge e accende
Di sempre farsi conto all’alte menti. 14