Rime (Vittoria Colonna)/Sonetto CVII
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Sonetto CVII
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SONETTO CVII
D
i lagrime, e di foco nutrir l’alma, Con secca speme rinverdir la voglia,
Legar di nuovo il cor, quando discioglia
Segno maggior la vista altiera ed alma, 4
M’insegna Amor, e agevolar la salma,
Mentre più alto il bel pensier m’invoglia,
E nel dolce cader scemar la doglia,
Perch’abbia altrui del mio languir la palma. 8
Soave cibo mi è il pianto, e l’ardore,
Le perdute speranze un giusto freno,
Che indietro volge il già corso desire. 11
Il tormento m’apporta largo onore,
Che per virtù del bel lume sereno
Di pari alla mercè piace il martire. 14