Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto XLVIII
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Sonetto XLVIII
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SONETTO XLVIII
Q
uando la croce al Signor mio coverse Gli omeri santi, ed ei dal peso grave
Fu constretto a cader; or con qual chiave
Era alor chiuso il ciel, che non s’aperse?4
Sol per pietà di noi quanta sofferse
Contra se crudeltade! oimè il soave
Sangue innocente pur convien, che lave
Le macchie intorno al reo mondo consperse.8
Nasce il nostro riposo dalla guerra
Dell’autor de la pace, e viene a noi
Lume dal chiuder gli occhi al vero Sole.11
Il divin Padre i gran secreti Suoi
Cela e discopre. quando, e com’ei vole;
E basti a noi saper, ch’egli non erra.14