Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto LXXXIII
Questo testo è completo. |
Sonetto LXXXIII
◄ | Sonetti spirituali - Sonetto LXXXII | Sonetti spirituali - Sonetto LXXXIV | ► |
SONETTO LXXXIII
F
uggendo i Re gentili il crudo impero D’Erode per divina alta cagione,
Fuor dell’umana lor cieca ragione
Entrar del natio regno al camin vero:4
Così conviene a noi fuggir dal fero
Mondo nimico, e con più acuto sprone
Trovar la nostra eterna regione
Per altro più solingo e bel sentero.8
Altera voglia, e rio disubbidire
Ne fè cader dal cielo in questa valle;
U’ purga un lungo esilio un breve errore,11
Ma per grazia di Dio può risalire
L’uomo alla patria vera, al primo onore
Per quel dell’umiltà sicuro calle.14