Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CLXXXVIII

Sonetto CLXXXVIII

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SONETTO CLXXXVIII


Q
ual arbor da la pia madre natura

     Fondata in buon terren con sì profonde
     Radici, che ’l bel frutto, il fior, la fronde
     Mostran, ch’è culto con mirabil cura,4
Cui poi malvagio verme entro la pura
     Medolla, la consuma, ov’ei s’asconde,
     E fa le sue virtuti egre infeconde,
     E la vaghezza sua languida, oscura;8
Tal l’alma bella, se in se stessa fermo
     Asconde un grave error, le macchia, e strugge
     L’immagin prima dell’eterna luce,11
S’ella pentita e umil tosto non fugge
     Al fonte di Gesù, che sol riduce
     Sano col merto suo l’animo infermo.14