Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CCXI
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Sonetto CCXI
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SONETTO CCXI.
P
adre eterno del Ciel, con quanto amore Grazia, lume, dolcezza in vari modi
I’ uomo dal mondo, e da se stesso snodi,
Perchè libero a te rivolga il core!4
Rivolto poi di puro interno ardore
L’accendi e leghi con più saldi nodi;
Poscia l’affermi con sì forti chiodi,
Ch’ogni aspra morte gli par vivo onore;8
Dal pensier ferma nasce in lui la fede;
Dalla fè lume, e dalla luce speme;
E dal vero sperar fochi più vivi. 11
Onde non più rubello il desir cede
Alla spirto, anzi al Ciel volano insieme,
D’ogni cura mortal sdegnosi e schivi.14