Rime (Vittoria Colonna)/Sonetti spirituali/Sonetto CCVIII
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Sonetto CCVIII
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SONETTO CCVIII
B
eata speme, or che (mercè d’Amore) Ti mostri assai più dell’usato accesa,
Se tua radice nova forza ha presa
Nel mal culto terren del miser core;4
Prego l’eterno ed amoroso ardore,
Che sia la tua virtute in modo intesa
Dall’alma, che non senta unqua l’offesa,
Che fa nel petto infido il reo timore.8
Contra speranza in te divina speme
Credette quel, che per verace fede
Fu specchio, esempio, e padre agli altri eletti:11
Te credette per detti, essendo in seme
Nella croce previsa; or per gli effetti
Chi te riguarda in frutto al Ciel ti vede.14