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Rime d'amore

XXVIII

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XXVIII

Dinanzi a lui è piena di confusione.

     Quando innanti ai begli occhi almi e lucenti,
per mia rara ventura al mondo, i’ vegno,
lo stil, la lingua, l’ardire e l’ingegno,
i pensieri, i concetti e i sentimenti
     o restan tutti oppressi o tutti spenti,
e quasi muta e stupida divegno;
o sia la riverenza, in che li tegno,
o sia che sono in quel bel lume intenti.
     Basta ch’io non so mai formar parola,
sí quel fatale e mio divino aspetto
la forza insieme e l’anima m’invola.
     O mirabil d’Amore e raro effetto,
ch’una sol cosa, una bellezza sola
mi dia la vita, e tolga l’intelletto!