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Rime d'amore

XLIV

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XLIV

Venere avrebbe pietá di lei, conoscendo i suoi dolori.

     Se tu vedessi, o madre degli Amori,
e teco insieme il tuo figlio diletto,
l’accese e vive fiamme del mio petto,
a quali altre fûr mai pari o maggiori;
     se tu vedessi i pelaghi d’umori,
che, dapoi che ’l mio cor ti fu soggetto,
mercé del vago e grazioso aspetto,
per questi occhi dolenti verso fuori;
     so ch’avresti pietá del mio gran pianto
e de la fiamma mia spietata e ria,
che per sfogar talor descrivo e canto.
     Ma voi ferite, e poi fuggite via
piú che folgor veloci, ed io fra tanto
resto col pianto e con la fiamma mia.