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Rime d'amore

LXVII

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LXVII

Sullo stesso argomento.

     Chi porterá le mie giuste querele
al mio signor, al gran re franco appresso,
d’ogni rara eccellenza essempio espresso
e, fuor ch’a me, a tutti altri fedele?
     Aure de’ miei sospir, voi che le vele
de’ miei caldi disir gonfiate spesso,
sarete il mio secreto e fido messo,
onde ’l mio stato a lui sol si rivele.
     E, se la lunga e faticosa via
vi sbigottisce, venga con voi anche
la poca e nulla omai speranza mia.
     E, s’egli avien ch’ancor essa si stanche,
quando dinanzi a l’idol nostro fia,
tornate a me, ch’anch’io conven che manche.