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Rime d'amore

CXXVIII

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CXXVIII

«S’io ’l dissi mai...»:

     S’io ’l dissi mai, signor, che mi sia tolto
l’arder per voi, com’ardo in fiamma viva;
s’io ’l dissi mai, ch’io resti d’amar priva,
e resti il cor del suo bel laccio sciolto.
     S’io ’l dissi mai, che ’l lume del bel volto,
di cui convien ch’ognor ragioni e scriva,
a la mia luce di tutt’altro schiva
non si mostri giamai poco né molto.
     S’io ’l dissi mai, che gli uomini a vicenda
tutti, e li dèi, fortuna disdegnosa
a mio danno, a ruina ultima accenda.
     Ma s’io nol dissi, e non feci mai cosa
degna del vostro sdegno, omai si renda
la vita mia, qual fu, lieta e gioiosa.